di Cristiano Comelli – Su ciò che il suo Monza dovrà essere e cercherà di far essere ha le idee ben piantate in testa. E indica tre direttrici: ordine tattico, emotività e capacità di gestirla e tanto, tanto cuore.
Lorenzo Palladino, nuovo allenatore dei biancorossi che ha sostituito l’esonerato Giovanni Stroppa, parte subito con determinazione e voglia di regalarsi e regalare alla squadra risultati importanti. A partire dalla sfida di domenica 18 settembre all’U Power contro quella Juventus nella quale giocò e contro la quale dice “giocherò con vero piacere”.
A introdurlo l’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani: “sapete tutti l’affetto che mi lega a Giovanni Stroppa che ringrazio una volta di più per averci portato in serie A per la prima volta nella storia e per tutto quanto ha fatto – ha detto – ma quanto avvenuto nelle prime sei giornate di campionato ha indotto a dover attuare un avvicendamento tecnico”.
E dalle labbra gli spunta un parallelismo storico illustre: “oggi mi ha chiamato Arrigo Sacchi – prosegue – e mi ha detto che, come oggi abbiamo compiuto una scelta coraggiosa a credere in Palladino, la compimmo anche con lui che prendemmo da allenatore di serie B nel Parma, auguro di cuore a Palladino di avere la stessa carriera di Sacchi”.
E lui, il neotecnico monzese, si è già buttato a capofitto nel nuovo e non semplice lavoro che lo attende: “emotività e tattica sono ambedue fondamentali nel calcio – spiega – cercherò da subito di individuare le soluzioni migliori per la squadra anche se non c’è molto tempo, è logico che una squadra e una società, quando si attende certi risultati che non arrivano, sia giù di morale, occorre adesso lavorare sodo, ho molta voglia di mettermi in discussione in questo ruolo, cercherò oltreché di allenare i ragazzi di farli divertire trasmettendo loro una sensazione di leggerezza, dobbiamo giocare con tattica ma anche con molto cuore”.
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