L’Auditorium di CEM Ambiente dedicato ad Antonio Varisco e Alessandro Cantù

CAVENAGO DI BRIANZA – La sala Auditorium di CEM Ambiente è stata intitolata ad Antonio Varisco e Alessandro Cantù, due storici presidenti dell’utility che ne hanno segnato la vita...

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CAVENAGO DI BRIANZA – La sala Auditorium di CEM Ambiente è stata intitolata ad Antonio Varisco e Alessandro Cantù, due storici presidenti dell’utility che ne hanno segnato la vita in modo significativo.

La cerimonia si è svolta mercoledì 24 aprile, prima dell’Assemblea dei Soci, alla presenza del Presidente di CEM Ambiente Alberto Fulgione, del Direttore Generale Massimo Pelti e dei parenti, in particolare, la moglie Ornella e la figlia Elena di Alessandro Cantù e la moglie Reginella e il figlio Giacomo di Antonio Varisco.

Un’intitolazione molto commossa che «vuole rappresentare un ringraziamento sentito a persone che hanno fatto la storia di CEM e la cui memoria deve restare tangibile e concreta oggi e, soprattutto, ben presente alle generazioni future di amministratori che si succederanno – ha commentato il Presidente Fulgione».

CHI SONO ANTONIO VARISCO E ALESSANDRO CANTU’

ALESSANDRO CANTU’ – Presidente di CEM dalla nascita dell’utility fino al 1994. Con lui è iniziata la storia di CEM Ambiente. Presidente per oltre vent’anni, ha guidato l’allora Consorzio fin dalle sue origini. Ha ricoperto la carica di Presidente di CEM fino al 1994 e gestito l’emergenza rifiuti con la nascita della prima discarica controllata in Italia, operativa dal 1975 al 1994, a disposizione di 49 comuni. E’ stato un uomo e un Presidente importante. Innovativo e lungimirante sui temi della sostenibilità e in particolare della raccolta differenziata. Ma anche pragmatico nel prendere in mano e risolvere definitivamente il problema delle emergenze rifiuti del passato. È deceduto nel 2021 a 80 anni, vinto dal Covid.

ANTONIO VARISCO – Presidente dell’Assemblea dei Sindaci di CEM dal 1997 al 2003. Architetto, Antonio Varisco è stato una figura importante per il territorio della Brianza. Sindaco di Cavenago dal 1987 al 2004 ha affrontato sfide complicate come la gestione della discarica. E stato Presidente dell’Assemblea dei Sindaci di CEM dal 1997 al 2003. Sempre lontano dai riflettori, ha insegnato che sostenibilità non è uno slogan ma un impegno che si può e si deve perseguire nella propria attività, professionale e politica. Nella gestione dei rifiuti, tra i primi, ha diffuso l’idea del recupero dei materiali e della riduzione dei rifiuti prodotti. È deceduto nel 2022 a 66 anni.

IL BILANCIO

Dopo l’intitolazione, l’Assemblea dei soci che ha visto l’approvazione all’unanimità del Bilancio 2023 dell’utility. A presentare risultati e prospettive, il Presidente di CEM Ambiente Alberto Fulgione che, nella sua relazione, ha evidenziato l’andamento ma anche i punti strategici dell’attività di CEM. Partendo dagli economics del Bilancio 2023: un fatturato in crescita che arriva a oltre 91,7 millioni di euro, e con un utile netto di oltre 2,2milioni di euro circa. Un risultato particolarmente importante e positivo se si considerano le criticità del contesto socio-economico del momento.

“Numeri importanti che confermano la crescita progressiva della nostra società – ha commentato il Presidente Fulgione – indicando il suo buon funzionamento e il buono stato di salute. E che ci consentono, nonostante il contesto economico e normativo di oggettiva difficoltà, di presentare all’Assemblea un Bilancio sano e che consente di guardare con ottimismo e progettualità al futuro”.

Durante l’Assemblea il Presidente Fulgione ha anche comunicato l’approvazione del Bilancio di Seruso dove CEM ha una partecipazione del 24,23% e conferisce il 50% dei rifiuti trattati dall’impianto. Il Bilancio di Seruso nel 2023 ha registrato un utile di 583.043 mila euro, per la prima volta in attivo dopo il revamping del 2022.

10 ANNI DI ECUOSACCO

A chiudere l’Assemblea, l’annuncio del Presidente Fulgione di un nuovo compleanno in casa CEM. Si tratta dei 10 anni di Ecuosacco il sacco rosso entrato nelle case per la prima volta nel 2024 con l’obiettivo di ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato.

“Eliminare la carta e la plastica che inavvertitamente finivano nel secco, si è pensato, avrebbe consentito di ottenere un sostanziale miglioramento della qualità della differenziazione – racconta Fulgione – con il conseguente contenimento dei costi di smaltimento e l’aumento dei ricavi per i Comuni (e quindi per la collettività), grazie alle maggiori quantità di rifiuti valorizzabili. E così è stato! »

I pionieri di Ecuosacco sono stati tre Comuni del bacino di CEM: Bellusco, Mezzago e Grezzago. All’inizio Ecuosacco è arrivato come un semplice sacco rosso, senza codici; ma già dall’anno successivo è stato personalizzato sul singolo utente, così da verificare la reale produzione di rifiuti delle famiglie. Nel corso degli anni ci sono stati anche altri aggiustamenti, ma l’anima del progetto è sempre rimasta quella ed è stata sempre più compresa e apprezzata.

Oggi tutti riconoscono a Ecuosacco il merito di aver migliorato le prestazioni della raccolta differenziata nel territorio di CEM. Attualmente il progetto è attivo in 49 su 75 Comuni serviti da CEM Ambiente e l’obiettivo dell’utility e di diffonderlo sempre di più.

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