Carrozziere aggredito: 9 arresti dei Carabinieri

All’alba di  mercoledì 25 Luglio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano nei...

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All’alba di  mercoledì 25 Luglio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano nei confronti di 9 persone (6 italiani, 1 keniota, 1 rumeno e 1 peruviano), ritenuti a vario titolo responsabili di rapina a mano armata, lesioni personali, sequestro di persona e porto abusivo di armi.

La misura scaturisce a seguito di un indagine avviata il 12 Marzo scorso ad opera dell’Arma dei Carabinieri, è quanto riferito in un breve incontro svoltosi stamane con la stampa dal magistrato dott.ssa Francesca Crupi, il Procuratore della Repubblica dott.ssa Laura Pedio, presenti anche il Colonnello Luca de Marchis Comandante Provinciale dei Carabinieri di Milano e il Tenente Colonnello Michele Miulli Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri Milano.

L’attività investigativa svolta dall’Arma dei Carabinieri ha permesso di accertare l’esistenza di una faida in atto tra gruppi criminali per il controllo dello spaccio di cocaina nei quartieri Comasina e Quarto Oggiaro del capoluogo meneghino.

L’operazione si instaura nel contesto di una eccellente collaborazione tra Procura e Nucleo Investigativo dei Carabinieri, che hanno portato in breve tempo all’arresto di tutti gli indagati, nonostante le difficoltà emerse a causa di una situazione fortemente permeata dalla presenza di una criminalità altamente organizzata e circondata da un profondo clima omertoso.

L’operazione denominata “Sangue blu” arriva a conclusione di un indagine nata nel Marzo scorso in seguito ad un’ irruzione in una carrozzeria di Novate Milanese da parte degli indagati a volto coperto e armati di pistola e fucile. Nel corso del raid il titolare dell’attività fu aggredito e rapinato di un borsello, cercò di reagire agli aggressori scappando ma era stato caricato con la forza su un’auto.

Il blitz nella carrozzeria è stato un avvertimento al titolare da parte dell’ex socio. La collaborazione e i rapporti d’affari esistenti tra i due uomini fu interrotta per situazioni legate al mondo della droga.

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