Usmate, progetto scuola e farmacia raccolti oltre 1.500 euro

USMATE VELATE – Oltre 1.500 euro raccolti grazie alla generosità della cittadinanza che, anche in questo periodo di emergenza, non ha fatto mancare il proprio sostegno ai nuclei...

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USMATE VELATE – Oltre 1.500 euro raccolti grazie alla generosità della cittadinanza che, anche in questo periodo di emergenza, non ha fatto mancare il proprio sostegno ai nuclei familiari in situazione di difficoltà.

La cifra è il risultato della raccolta fondi che, in concomitanza col periodo del Falò, la Consulta Cultura aveva promosso con l’obiettivo di proseguire il “Progetto Scuola” e il “Progetto Farmacie”, due iniziative solidali sostenute dal Centro ascolto Caritas di Usmate Velate.

Si tratta di una cifra notevole, che conferma la generosità dei nostri concittadini – afferma Mario Sacchi, assessore con delega alla CulturaA causa della pandemia abbiamo dovuto annullare il consueto appuntamento con il Falò di Sant’Antonio, occasione di incontro e di solidarietà. Abbiamo individuato un nuovo strumento per ricercare fondi, mezzo che è stato compreso dai cittadini”.

Dei 1.515 euro raccolti, 940 provengono da offerte donate dai fedeli della Chiesa di Santa Margherita di Usmate, 280 provengono invece dalla chiesa di Santa Maria Assunta a Velate. Era inoltre possibile effettuare donazioni presso alcuni esercizi commerciali del territorio, La Libreria dell’Angolo, La Bottequa, Farmacia Trevisan, oltre che in Biblioteca Civica. Una quota di 200 euro è stata poi generosamente devoluta dal Gruppo Alpini di Usmate Velate che non mancano mai di confermarsi protagonisti ogni volta che la beneficienza lo richiede.

Anche grazie alle cifre raccolte, sarà possibile proseguire i percorsi a sostegno dei nuclei più fragili. In particolare, il “Progetto Scuola” sostiene economicamente il percorso scolastico di studenti di scuola secondaria, garantendo così il pieno diritto all’Istruzione dei ragazzi del territorio; il “Progetto Farmacia” sostiene invece le famiglie nell’acquisto di medicinali, garantendo così il pieno accesso all’assistenza sanitaria.

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