Monza, alloggi per studenti nella ex Caserma IV Novembre

MONZA – Approvato lo Schema di Protocollo d’Intesa tra Comune di Monza, Regione Lombardia, Agenzia del Demanio, Università degli Studi Milano – Bicocca volto a valorizzare l’area dell’ex Caserma...

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MONZA – Approvato lo Schema di Protocollo d’Intesa tra Comune di Monza, Regione Lombardia, Agenzia del Demanio, Università degli Studi Milano – Bicocca volto a valorizzare l’area dell’ex Caserma IV Novembre di via Grigna-Montevecchia-Valle del Curone.

Il precedente accordo, firmato circa venti anni fa, ha consentito nel tempo l’abbattimento della ex Caserma e l’avvio del Polo Istituzionale, con la realizzazione degli edifici della Provincia e della Questura, che oggi accoglie anche la Prefettura, e una serie di opere stradali.

Lo stesso accordo prevedeva inoltre – a carico del Comune di Monza – la costruzione della Caserma della Guardia di Finanza e di un edificio destinato alla Agenzia delle Entrate. Nel nuovo accordo il Comune di Monza non ha più in carico l’impegno delle due edificazioni.

Cosa prevede l’intesa. Con l’attuale protocollo si consolida una collaborazione istituzionale tra le parti avviata molti anni fa. Dopo 20 anni, infatti, la collaborazione prende nuova forma con l’obiettivo di riqualificare l’area, di rispondere alla crescente domanda di alloggi da parte degli studenti fuori sede iscritti alle Università, in primo luogo l’Università degli Studi di Milano Bicocca, Dipartimento di Medicina e Chirurgia che ha sede nella vicina via Cadore, e di predisporre un nuovo parcheggio di corrispondenza con la futura stazione della linea Metropolitana 5.

Rigenerazione urbana e accessibilità dell’area. L’intervento si inserisce in un quadro complessivo di rigenerazione urbana e miglioramento della accessibilità dell’area, che nell’immediato futuro sarà ancora più rilevante anche grazie al completamento del prolungamento della M5 a Monza.

I monzesi, e non solo loro, potranno contare sullo sviluppo di servizi complementari rivolti agli studenti, su una fermata di attestazione della MM5 e sul correlato parcheggio pubblico di interscambio a servizio dell’intera area, che sarà realizzato sul terreno di proprietà demaniale accanto alla futura stazione.

Sulla base della nuova Intesa la Regione potrà inoltre realizzare in zona Ospedale nuovo un parcheggio per i dipendenti, che alleggerirà la pressione del traffico nella zona.

Gli impegni del Comune. Il Comune di Monza, nello specifico, si impegna ad approvare al più presto la variante parziale al vigente piano di governo del territorio (PGT) per consentire l’intervento del Demanio nell’area dell’ex Caserma ai fini della realizzazione, anche in forma di partenariato pubblico – privato, di residenze e alloggi per studenti universitari fuori sede (student housing), compresi quelli di tipo convenzionato.

“Lavoreremo alla variante al PGT per sottoporla al più presto all’attenzione del Consiglio Comunale – conferma l’Assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti – Si tratta di un’occasione preziosa per riqualificare una porzione di Monza, puntando sulla rigenerazione del territorio e rinforzando i servizi pubblici”.

L’Agenzia del Demanio si occuperà dei nuovi edifici dedicati agli studenti e potrà inoltre realizzare, in quella stessa area o in altra da permutare eventualmente con il Comune, la sede della Guardia di Finanza provinciale. Come accennato, il precedente accordo prevedeva che fosse il Comune ad avere l’onere di costruire Caserma G.d.F. e nuova sede della Agenzia delle Entrate, mentre con il nuovo protocollo di intesa le due opere, dal valore complessivo superiore ai 20 milioni di euro, non sono più a carico del Comune ma saranno realizzate dal Demanio. Per la Caserma G.d.F. su parte dell’area del Polo Istituzionale o su altra area da individuare, per Agenzia delle Entrate mediante la individuazione di una idonea struttura all’interno della città.

Secondo quanto previsto nel precedente accordo un operatore privato ha realizzato nel corso del primo periodo alcune infrastrutture (ad esempio opere stradali). La chiusura dell’accordo prevede che gli impegni residuali dell’operatore siano mantenuti.

Il tavolo tecnico. Il protocollo, della durata di un anno, prevede anche la costituzione di un tavolo tecnico, composto da rappresentanti delle parti sottoscrittrici, e di una cabina di regia presieduta dall’Agenzia del Demanio per coordinare la collaborazione “istituzionale e una efficace azione integrata.

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