Villa Reale in blu per i diritti dell’infanzia

In occasione del trentennale della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Italia, UNICEF promuove la campagna di sensibilizzazione “Lunga vita ai diritti” per...

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In occasione del trentennale della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Italia, UNICEF promuove la campagna di sensibilizzazione “Lunga vita ai diritti” per la giornata di domani, 27 maggio, in collaborazione con ANCI.

La città di Monza aderisce all’iniziativa illuminando la Villa Reale di colore blu, in contemporanea con altri luoghi simbolo di tante altre città italiane.

La Convenzione è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo: a oggi sono 196 i paesi che hanno aderito. È il primo trattato sui diritti dei minorenni a essere vincolante e include tutte le fattispecie dei diritti umani, tra cui quelli civili, culturali, economici, politici e sociali.

La sua adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 è stata determinante nel migliorare la vita di bambini, bambine e adolescenti e ha contribuito a cambiare la percezione relativa all’infanzia e all’adolescenza, garantendo a bambini e ragazzi un nuovo protagonismo: bambini e adolescenti non più come oggetto di cura ma come soggetto di diritto.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, in sigla UNICEF ( già United Nations International Children’s Emergency Fund, e dal 1953 United Nations Children’s Fund), è un fondo delle Nazioni Unite, organo sussidiario fondato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale[2].

L’UNICEF, con sede centrale a New York, è presente in 193 paesi e si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo, principalmente nei paesi in via di sviluppo. I bambini e i ragazzi sotto i 15 anni sono più di 2 miliardi nel mondo. L’UNICEF è finanziato con contributi volontari di paesi, governi e privati e ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1965[3]. (fonte Wikipedia)

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