Fattura Elettronica e obbligo del POS al 30 giugno

Il Decreto legge PNRR 2 ha introdotto due novità molto importanti per il sistema economico italiano. Nel 2019 è stata introdotta la fattura elettronica, per la quale la...

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Il Decreto legge PNRR 2 ha introdotto due novità molto importanti per il sistema economico italiano. Nel 2019 è stata introdotta la fattura elettronica, per la quale la legge aveva previsto alcuni soggetti esonerati. Tra di essi i possessori di partita IVA che agiscono in regime forfettario.

Per tali soggetti è sempre stato reso possibile, però, utilizzare la e-fattura in maniera completamente volontaria. Adesione a un sistema che coinvolgendo molti professionisti rende il lavoro molto più semplice a tutti. In effetti ad oggi, non sono pochi i forfettari che pur non essendone esonerati hanno deciso di aderirvi in quanto per lavoro intrattengono rapporti con altri contribuenti ad essa obbligati.

Dal 1 luglio 2022 però, per i forfettari il sistema di fattura elettronica è obbligatorio. Questa solo la prima delle modifiche previste del PNRR 2. A far discutere ancora di più è l’obbligo del POS, con impossibilità di non accettare pagamenti con carte di credito e di debito.

Queste le maggiori modifiche introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Fattura Elettronica: obbligatoria per tutti

Il 1 gennaio 2019 è stata introdotta la fattura elettronica. Una modifica istituzionale molto importante, un grande passo per combattere l’evasione fiscale, una piaga che da anni affligge l’intera economia italiana.

La fattura elettronica è stata introdotta propria in questo modo, per tutti i soggetti obbligati ciò che era indispensabile era l’utilizzo di software gestionali o di piattaforme che permettano l’intera gestione del sistema, l’invio, la ricezione, l’archiviazione a norma di legge e anche la possibilità per il revisore contabile di accedere in maniera veloce ed automatica alla fiscalità del proprio assistito.

Tutto questo è possibile tramite piattaforme come quella che si può consultare al sito fatturapro.click, con una serie di soluzioni  e di abbonamenti, da scegliere in base a quella che è la propria mole di lavoro.

La legge che ha introdotto la fattura elettronica ha previsto anche una serie di soggetti economici esplicitamente esonerati come i contribuenti in regimi semplificati, i forfettari e le associazioni come quelle sportive dilettantistiche i cui proventi non superano i 65.000 euro annui. Restava però, la possibilità per essi di aderire al nuovo sistema di e-fattura in maniera volontaria, perchè semplifica il loro lavoro.

Per permettere a tutti di abituarsi al cambiamento, la legge ha anche previsto una proroga di 3 mesi, fino al 30 settembre, periodo in cui sarà possibile, senza incorrere in sanzioni emettere la fattura per lo scambio nell’arco di 30 giorni al massimo.

Per tali soggetti dal 1 luglio 2022 finisce la possibilità di scelta ed entra in vigore l’obbligo di fattura elettronica come per tutti i possessori di partita IVA. Ma questa non è certo l’unica novità introdotta dal PNRR 2.

Obbligo di POS

Altra modifica che viene apportata dall’art. 15 è l’irrogazione di una sanzione di 30 euro, a cui aggiungere il 4% dell’importo della transazione negata dal professionista o dal commerciante. Poter pagare con il POS deve essere possibile per tutti gli importi.

L’art. 19-ter del D.L. n. 152/2021 recitava in tale modo:

A decorrere dal 1° gennaio 2023, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento da parte di un soggetto obbligato si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento”.

Un termine questo, spostato al 1 luglio 2022.

Nessun professionista sarà più esonerato da tale procedura, esattamente come non lo sarà dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica delle fatture. Gli unici, che ancora possono godere del loro esonero sono tutte quelle aziende e quei professionisti che nell’anno precedente sono riusciti a rimanere nel limite dei 25 mila euro di reddito.

Un cambiamento importante questo, pensato nella prospettiva di un ulteriore passo verso la possibilità di contrastare in maniera efficace l’evasione fiscale, riuscendo comunque ad uniformare il palcoscenico italiano per quello che riguarda la gestione della parte fiscale del lavoro. Un processo inevitabile partito con la fatturazione elettronica e che in breve tempo si è evoluto con lo scontrino elettronico e i corrispettivi telematici.

Ora un’ulteriore frontiera è stata abbattuta eliminando ogni tipo di esenzione, ma dando il tempo di adeguarsi al cambiamento.

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