Mindway AI: l’intelligenza artificiale che identifica la ludopatia

Recentemente, nel Regno Unito, si è tenuta la ICE London 2022 Consumer Protection Zone (o CPZ per abbreviare) che ha ospitato le più disparate realtà che si occupano...

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Recentemente, nel Regno Unito, si è tenuta la ICE London 2022 Consumer Protection Zone (o CPZ per abbreviare) che ha ospitato le più disparate realtà che si occupano di gaming e gambling soprattutto online. Questo appuntamento annuale è servito per fare il punto della situazione sull’andamento del gioco d’azzardo sugli utenti e per raccogliere dei fondi da devolvere verso il gioco responsabile.

Tra i tanti partecipanti alla CPZ, compresi degli enti benefici, ci sono stati dunque nomi come Game Stop, Casino Guru, Future Anthem, Gordon Moody, W2 e così via. Fra tutti questi importanti ospiti, però, c’è una nuova realtà che negli ultimi mesi è salita alla ribalta per una sua particolare trovata.

Si tratta infatti della Mindway AI, una startup fondata da alcuni ricercatori universitari danesi, che ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di individuare i casi di ludopatia. Un aiuto di certo non da poco visto che siti di casinò e poker online si stanno diffondendo sempre di più, ovviamente intendiamo quelli certificati perché per quelli illeciti gli utenti possono solo evitarli o segnalarli, ed i casi di ludopatia non mancano. Una situazione così si sta riverberando anche sull’Italia, ma andiamo con ordine.

Questa intelligenza artificiale, tramite una serie di algoritmi, va ad identificare 14 fattori diversi ai quali verrà dato un punteggio che va da 0 a 100. Questi riguardano il tempo passato online, le variazioni del conto in banca, il cambio delle abitudini in rete e così via.

L’intelligenza artificiale li analizza e poi, tramite un sistema a “semaforo”, va a tracciare il profilo dell’utente in questione. Se la luce è verde vuol dire che è un giocatore “sano”, se è gialla vuol dire che bisogna prestare attenzione mentre, se è rossa, significa che ormai è dipendente dal gioco ed occorre agire il più presto possibile.

Numeri verdi, servizi ed associazioni non mancano di certo, ma un aiuto più tecnologico non è una cosa da rifiutare nel 2022. Purtroppo va detto che anche questa soluzione non è esente da alcune problematiche.

Nonostante sia stata la stessa Mindway a dichiarare che i risultati della sua intelligenza artificiale sono corretti al 98%, il problema principale sembra risiedere nella comunicazione. Ovvero, dopo che si è capito che il giocatore da “semaforo rosso” è affetto da ludopatia, la parte più complicata riguarda il modo di renderlo partecipe.

Anche se i portali di gioco d’azzardo, come già stanno facendo, si affidano a messaggi di posta elettronica o sul cellulare, non è detto che i giocatori ascoltino tali avvertimenti. La Mindway, a tal proposito, ha anzi suggerito di fornire alla sua stessa intelligenza artificiale una modalità per chiamare direttamente i giocatori affetti da ludopatia.

Quindi, come avete potuto leggere, la situazione è ancora piuttosto lontana dal venir risolta, ma è indubbio che in questo modo si possano comunque contare su dei dati che sfiorano l’affidabilità totale e su delle maggiori informazioni che aiutino associazioni e servizi a capire come aiutare meglio l’utente caduto vittima della “febbre da gioco”. Speriamo che continuino ad implementare soluzioni così e sempre più tecnologiche.

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