Coronavirus, ultimi dati in Lombardia

Conferenza stampa a Palazzo Lombardia per fare il punto sulla situazione Coronavirus che ha colpito la nostra regione. I dati: in Lombardia secondo quanto comunicato dall’assessore al Welfare,...

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Conferenza stampa a Palazzo Lombardia per fare il punto sulla situazione Coronavirus che ha colpito la nostra regione. I dati: in Lombardia secondo quanto comunicato dall’assessore al Welfare, le persone dimesse sono 37 con tampone negativo, gli ospedalizzati da 126 al 24 Febbraio, a mercoledì 26 Febbraio erano 44, oggi giovedì 27 Febbraio sono 39. In totale i contagiati in Lombardia sono finora 403, di cui 126 ricoverati in ospedale e 28 in terapia intensiva. 14 sono le vittime positive al coronavirus nella nostra regione.

Inoltre si prevedono una serie di provvedimenti per la tutela dell’export italiano e della filiera del turismo. Il vicepresidente Fabrizio Sala ha sostenuto la necessità di realizzare un piano di emergenza economica efficace che dovrà affiancare gli sforzi della categoria di medici e infermieri che in questi giorni stanno affrontando una difficile situazione, ma anche provvedimenti che aiutino l’economia lombarda, le famiglie, le imprese per i continui sacrifici che dovranno affrontare per uscire da questa situazione complicata.

E’ ancora presto per pensare se le misure adottate da lunedì 24 Febbraio si prorogheranno ma esistono segnali positivi. L’importante, afferma il vicepresidente di Regione Lombardia, è «l’idea che la vita continua e coni il quale dobbiamo convivere con questo virus, ma occorre sottolineare anche che la Lombardia ha agito velocemente».

La Regione sta valutando di chiedere aiuti economici all’Unione Europea per accedere al fondo di solidarietà delle calamità naturali che non è propriamente un fondo per le emergenze sanitarie, ma «riteniamo, continua il vicepresidente, di dover accedere a fondi europei perchè le misure attuate sono misure a garanzia non solo della Lombardia, ma a garanzia dell’Italia e del mondo».

Inoltre, i ricercatori italiani dell’ospedale Sacco di Milano, hanno isolato il ceppo italiano del coronavirus, annunciato dal professore Massimo Galli, direttore dell’Istituto di scienze biomediche e Cliniche “L. Sacco”.

L’assessore Giulio Gallera ha confermato di aver parlato con la Veneranda Fabbrica del Duomo «che ha comunicato la volontà di riaprire ai turisti in maniera contingentata. Il Duomo è una chiesa particolare, viene riaperta gestendo gli ingressi, con i turisti che possono entrare in pochi alla volta, con ingressi scaglionati, con le biglietterie solo online».

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