Cantiere sulla Milano-Meda tra Bovisio e Varedo

Si è chiuso il cantiere lungo la carreggiata ascendente (direzione Como)  tra Bovisio e Varedo per la prima trance di indagini geognostiche e geofisiche ai ponti: Ponte P2 pk...

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Si è chiuso il cantiere lungo la carreggiata ascendente (direzione Como)  tra Bovisio e Varedo per la prima trance di indagini geognostiche e geofisiche ai ponti:

Ponte P2 pk 136+818 : (viale Brianza scavalco SP ex SS n. 35, località Varedo);
Ponte P4 pk 137+130 (via Pastrengo scavalco SP ex SS n. 35, località Varedo);
Ponte P5 pk 137+580”:(via monte tre croci scavalco SP ex SS n. 35, località Varedo);
Ponte P6 pk 138+014:(via Bertacciola scavalco SP ex SS n. 35, località Bovisio Masciago).

Da mercoledì 21/07/2021 le indagini riprenderanno dalla corsia opposta: si tratta di operazioni piuttosto complesse che richiedono la chiusura  della  corsia di marcia discendente dir. Milano, con instradamento del traffico sulla sola corsia di sorpasso.

Si parte dal ponte di Viale Brianza a Varedo secondo questo programma: da mercoledì 21/07/2021 a venerdì 23/07/2021 diurno e notturno (h 24): esecuzione indagini geognostiche sul ponte P2. Cchiusura corsia di marcia discendente dir. Milano (da Bovisio a Varedo). Instradamento traffico sulla sola corsia di sorpasso

Da lunedì 26/07/2021 a sabato 31/07/2021 diurno e notturno (h 24): esecuzione indagini geognostiche sui ponti P4 e P5

chiusura corsia di marcia discendente dir. Milano (da Bovisio a Varedo)
instradamento traffico sulla sola corsia di sorpasso

Da lunedì 02/08/2021 a giovedì 05/08/2021 diurno e notturno (h 24): esecuzione indagini geognostiche sul ponte P6

  • chiusura corsia di marcia discendente dir. Milano (da Bovisio a Varedo)
  • instradamento traffico sulla sola corsia di sorpasso

Le indagini in dettaglio. Le indagini geognostiche consisteranno in perforazioni verticali a carotaggio sino a profondità 20 m, con prelievo di campioni di terreno da sottoporre ad analisi.

Le indagini geofisiche permetteranno la ricostruzione del sottosuolo sino a 30/40 m di profondità, attraverso la misura delle onde superficiali registrate da una serie di geofoni posti lungo stendimenti rettilinei di circa 50 m e collegati a sismografi.

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