Nel “Brianza restart” spazio anche allo sport

 “Anche l’industria sportiva si è fermata durante il lockdown e ha sofferto come altri settori produttivi. Lo sport non è solo agonismo, ma una grande azienda che genera...

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 “Anche l’industria sportiva si è fermata durante il lockdown e ha sofferto come altri settori produttivi. Lo sport non è solo agonismo, ma una grande azienda che genera un Pil di 60 milioni di euro a cui si aggiunge un indotto di altri 30 milioni di euro. Nella sola Lombardia viene generato un quarto del prodotto interno lordo dallo sport a livello nazionale; basti pensare che una società sportiva su cinque è lombarda e il 25 % degli addetti ai lavori nel settore sportivo lavora e opera nella nostra regione”.

Lo ha sottolineato Martina Cambiaghi, assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia, intervenendo in apertura dei lavori a ‘Brianza ReStart’, giornata di confronto e ‘ripartenza’ dopo il lockdown organizzato dalla Provincia di Monza e Brianza e rivolto a istituzioni, associazioni di categoria, sindacati per la firma del primo Patto per Economia, Welfare, Formazione, Territorio e Mobilità.

“Lo sport è un mezzo formidabile per ripartire. Oggi durante i tavoli tematici si affronteranno i temi tradizionali come l’economia e il lavoro – ha aggiunto Cambiaghi – e non dimentichiamo che le maggiori aziende del settore sportivo sono in Brianza”. Sul fronte delle infrastrutture scolastiche “cruciale è il problema delle palestre sportive che potrebbero essere usate per la didattica togliendo ore di attività alle società sportive, mettendo in crisi lo sport di base perché una palestra su cinque si trova in un plesso scolastico e fuori dall’orario scolastico viene usata dalle associazioni sportive”.

“L’attività sportiva è anche inclusione sociale e prevenzione del disagio – ha sottolineato l’assessore- il modo più concreto per dare una possibilità a tutti. Il superamento del disagio sociale è legato anche al tema della rigenerazione urbana; una legge recentemente approvata dal Consiglio Regionale punta a riqualificare, anche costruendo impianti sportivi, aree e zone degradate che non mancano dalle nostre parti”.

 “In tema di investimenti – ha ricordato Cambiaghi – Regione Lombardia non ha fatto mancare il proprio intervento anche se lo sport si è fermato. Lo ha fatto mettendo in campo risorse ingenti, a partire dai 7 milioni e mezzo per la riqualificazione delle strutture sportive, una parte dei tre miliardi previsti dal ‘Piano Marshall’ regionale”.

 “E’ indubbio che generino un indotto economico, turistico ed occupazionale non indifferente. Lo svolgimento del Gran Premio di F1 a porte chiuse, con le relative ripercussioni economiche, non impedirà certamente di vedere Monza sulla ribalta mediatica dei grandi eventi di motorsport. Un’altra importante nuova occasione per il territorio – ha concluso Cambiaghi – è rappresentata sicuramente dal Milano Monza Motor Show, atteso lo scorso giugno se le condizioni sanitarie non lo avessero impedito, dopo il ‘trasferimento’ dal capoluogo torinese. Un’altra grande occasione per rilanciare la Brianza attraverso un grande evento”.

Con l’appuntamento di oggi, la Provincia di Monza e Brianza ha chiamato a raccolta i principali rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, dei sindacati, dei rappresentanti della sanità, del welfare, del terzo settore e della scuola e formazione per la firma del primo ‘Patto per Economia, Welfare, Formazione, Territorio e Mobilità’. Un documento che si è reso necessario per ripartire dopo l’emergenza sanitaria e rivedere prospettive e scenari del mercato del lavoro, far emergere squilibri e nuove fragilità sotto il profilo sociale e aprire la strada alla ricerca di nuovi modelli di sviluppo del territorio.

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