L’appello degli intermieri: Rimanete a casa!

“Aiutateci a lavorare, rimanete a casa!” Questo l’accorato appello che lancia Donato Cosi, segretario territoriale del sindacato degli infermieri (Nursind) che si affida al buon senso dei cittadini:...

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“Aiutateci a lavorare, rimanete a casa!” Questo l’accorato appello che lancia Donato Cosi, segretario territoriale del sindacato degli infermieri (Nursind) che si affida al buon senso dei cittadini: “come più volte ripetuto dai medici l’unico modo per arginare la pandemia è contenerla, evitando così un aumento di contagi”.

“Siamo allo stremo – spiega Donato Cosi -. Con la chiusura degli ambulatori gli infermieri della Asst Monza e quelli della Asst Vimercate sono stati impiegati a supporto dei colleghi del Pronto soccorso, della Rianimazione, dei reparti di Malattie Infettive e in quelli dove sono ricoverati pazienti positivi al coronavirus. Ma non basta”.

La situazione è al limite: gli infermieri, così come il resto del personale medico sanitario, è sottoposto a un fortissimo stress.

“Una mole di lavoro fisica e psicologica pesantissima – prosegue -. Come da decreto tutte le ferie sono state bloccate e con il dirottamento degli infermieri dagli ambulatori ai reparti, nelle Rianimazioni almeno riescono ad avere un giorno di riposo”.

Bisogna fare di più. Da qui la richiesta di restare a casa. “Gli infermieri sono stanchissimi – conclude – reggono solo per il forte spirito di dovere e di sacrificio che li contraddistingue. È da anni che, a causa dei pesantissimi tagli alla sanità pubblica, lavorano in condizioni perenni di emergenza. Una situazione che da tempo denunciamo: il coronavirus ha scoperchiato in un modo drammatico e improvviso la mancanza di infermieri nelle corsie degli ospedali pubblici”.

Pochi giorni prima dell’inizio dell’emergenza il Nursind Monza e Brianza aveva denunciato la carenza di infermieri nella sanità pubblica con una campagna pubblicitaria tappezzando il territorio con oltre 500 manifesti.

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