Caccia all’Attila delle piante in Lombardia

Caccia alla Popillia Japonica in Lombardia, il coleottero giapponese che si sta diffondendo sui nostri territori: tra zone focolaio e aree cuscinetto sono cinque le province coinvolte nell’opera...

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Caccia alla Popillia Japonica in Lombardia, il coleottero giapponese che si sta diffondendo sui nostri territori: tra zone focolaio e aree cuscinetto sono cinque le province coinvolte nell’opera di contenimento (Milano, Pavia, Varese, Como e Monza Brianza) per un totale di circa 280 Comuni.

Emerge, spiega la Coldiretti Lombardia, dagli ultimi dati pubblicati dalla Regione. Tra i territori in cui si applicano le misure promosse dall’Ersaf  c’è anche la città di Milano dove questo insetto è stato rinvenuto nella zona 7 a ovest dell’A50, mentre le attività di monitoraggio sono attive nelle zone 1, 5, 6, 7 a Est della tangenziale, 8 e 9.

La Popillia è uno dei parassiti più pericolosi arrivati di recente sui nostri territori: il primo ritrovamento risale all’estate del 2014 nella zona di Turbigo, in provincia di Milano. È in grado di colpire centinaia di specie vegetali, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti. I rischi maggiori li corrono il pesco, il melo, la vite e la soia.

Attualmente,  precisa la Coldiretti alla luce degli ultimi dati disponibili,  i Comuni in cui è presente questo coleottero sono 113, contro i 5 registrati nel marzo 2015. Quelli che invece rientrano nella cosiddetta zona cuscinetto, che è confinante con quella infestata e nella quale vengono applicate per precauzione le misure di contenimento, sono 170.

Per contrastare l’avanzata del coleottero – spiega ancora la Coldiretti – il servizio fitosanitario regionale prosegue con il monitoraggio, le operazioni di controllo e la cattura, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecniche sempre più efficaci. “Purtroppo – commenta Ettore Prandini, Presidente di  le specie straniere che si diffondono nei nostri territori non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d’origine. Di fronte a questo fenomeno diventano quindi strategiche la prevenzione e la tempestiva comunicazione ai servizi fitosanitari regionali. L’invito agli agricoltori e ai consumatori è duplice: da una parte segnalare eventuali avvistamenti, dall’altra non toccare le trappole posizionate dai tecnici Ersaf”.

La Popillia  è solo uno degli alieni che minacciano la biodiversità della Lombardia, che può contare su un tesoro di oltre 20 mila specie animali e vegetali. Tra gli invasori più pericolosi, infatti, oltre alla Popillia Japonica figurano: tarlo asiatico, vespa del castagno, pesce siluro, scoiattolo grigio nordamericano, gambero della Louisiana, minilepre, diabrotica e nutria.

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