MONZA – Il primo atto di Raffaele Palladino è stato da applausi. Dopo cinque sconfitte di fila e un pareggio, il successore di Giovanni Stroppa sulla panchina brianzola ha regalato ai biancorossi il sogno di battere la Juventus ed è quindi logico che il clima, nella città della Corona Ferrea, sia all’insegna della festa.
Nella giornata di pausa del campionato, Mota Carvalho e compagni hanno preparato al meglio la sfida in programma domenica 2 ottobre al “Marassi” di Genova contro la Sampdoria con una sgambata contro i bresciani del Ciliverghe.
Partita finita con l’ausilio del pallottoliere con un secco 9-0 dei brianzoli con gli autografi di Pablo Mari, Gytkaer, che si è concesso ben tre repliche, Mota Carvalho, Ferrarini, Barberis, Caprari e Colpani. Insomma, mezza squadra a bersaglio.
Tutto questo mentre altri due biancorossi, Antov e Vignato, si ritagliavano la loro giornata di gloria in altri impegni. Il primo con una rete con la sua nazionale bulgara nella “Nations League”, il secondo con una doppietta d’autore con la casacca dell’under 19.
Un Monza che, quindi, sembra avere cominciato a carburare. Presto per dire se la vittoria , pur di prestigio dorato, con i bianconeri sia l’inizio di una presa delle misure corretta della serie A ma comunque si è pur sempre trattato di un’inversione di marcia fondamentale.
Per la classifica e per il morale. Con un congedo con Andrea Ranocchia con cui è stato risolto consensualmente il contratto che mette un po’ di malinconia. Ma il ragazzo, per sua stessa ammissione, non aveva più le motivazioni di cui era in possesso in precedenza.
Nessun dubbio sul fatto che comunque lui sarà il dodicesimo uomo in campo nella sfida dei monzesi contro i blucerchiati. E uomo in più, in qualche modo, sarà anche quel sigillo speciale ottenuto contro la Vecchia Signora. In particolare per quel Gytkjaer che a fare al Monza regali speciali in confezione speciale ci ha proprio preso confidenza, vedi anche le reti segnate nei playoff decisivi per il primo sbarco della squadra in massima serie. (articolo di Cristiano Comelli)
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