Milan Monza, una sfida che promette emozioni

di Cristiano Comelli – Sarà un derby. E di quelli che promettono emozioni. Non vi è soltanto il fatto che Milano e Monza distino tra loro un pugno di...

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di Cristiano Comelli – Sarà un derby. E di quelli che promettono emozioni. Non vi è soltanto il fatto che Milano e Monza distino tra loro un pugno di chilometri.

Vi è la squadra blasonata campione d’Italia con la ferma intenzione di riconfermarsi tale che vuole continuare a fare la voce grossa e dare l’assalto al Napoli capolista e all’Atalanta seconda e la matricola rampante capace, in settimana, di fare uno “sgarbo” in Coppa Italia alla lanciatissima Udinese sesta in classifica. In fondo, in zona V Power e all’ombra dell’Arengario, il ricordo dello sgambetto fatto alla Juventus è fresco.

E perché, si domandano Di Gregorio e soci, non cercare di fare la festa anche ai rossoneri di Stefano Pioli? Chissà. Sabato 22 ottobre alle 18 al “Giuseppe Meazza” che, per omaggio alla storia in esso racchiusa , occorre continuare anche a chiamare stadio di San Siro andrà quindi in scena una partita che promette spettacolo.

Il Milan, terzo con ventitré punti a meno tre dal Napoli e meno uno dall’Atalanta, è reduce da tre squilli di tromba con Verona (2-1), Juventus (2-09 ed Empoli (3-1), e proprio quest’ultimo è stato invece il giustiziere dei biancorossi che al “Castellani” hanno perso immeritatamente interrompendo una serie di tre vittorie con Juventus, Sampdoria e Spezia.

Il ricordo dei tifosi storici corre alla prima metà degli anni ottanta quando le due compagini, a causa della retrocessione del Milan prima per illecito sportivo e poi sul campo, si fronteggiarono in cadetteria per due stagioni. Il Milan ebbe sempre la meglio. Ma oggi è un’altra storia. Perché il palcoscenico è cambiato e più luccicante. E perché il Monza si può regalare un altro sogno. Palladino dovrà fare a meno dello squalificato Rovella.

I PRECEDENTI

Il 7 settembre 1925 parla di un’amichevole tra Monza e Milan terminata con il punteggio di 2-2. Da allora le due compagini avrebbero incrociato le loro strade con un’altra serie di amichevoli. Ma i riflettori devono essere accesi soprattutto sui precedenti in serie B. Nella stagione 1980-81, che vide il Milan in cadetteria dopo la retrocessione in compagnia di Lazio e Pescara per vicende legate (come quella dei biancazzurri di Roma) alla vicenda del calcio scommesse in cui rimasero coinvolti pezzi da novanta dei rossoneri come il portiere Ricky Albertosi e Giorgio Morini, al “Sada “di Monza, allora impianto delle sfide interne dei brianzoli, si impose il Milan per 2-1. Al ritorno a San Siro finì 1-0 per i rossoneri. Il Milan, in quel campionato, avrebbe rispiccato il volo verso la massima serie con il primo posto con 50 punti mentre il Monza si sarebbe accomodato in C1 con l’ultimo posto in graduatoria. Le due squadre si ritrovarono nella stagione 1982-83, sempre in cadetteria, il Monza l’aveva riconquistata con il secondo posto a 47 punti nel girone A in compagnia dell’Atalanta, prima con due punti in più, il Milan, invece, era stavolta retrocesso sul campo con Bologna e Como. A Monza i rossoneri si imposero per 4-1 e al ritorno a “San Siro” con un altro netto 4-0.

IL PALMARES DEL MILAN

Parlare del Milan significa parlare di una leggenda del calcio non soltanto italiano. Avanti numeri e trofei: 19 scudetti vinti, 5 coppe Italia, 7 supercoppe italiane, 7 coppe dei campioni, 2 coppe delle coppe, 5 supercoppe Uefa, 3 intercontinentali, 1 coppa del mondo per club, 1 mitropa Cup ai tempi della serie B e due coppe latine. Insomma, una delle fuoriserie del calcio. Fondato nel 1899, nel 1901 conquistò già il suo primo scudetto a cui ne sarebbero seguiti altri diciotto, l’ultimo dei quali attualmente detenuto con lo stesso tecnico che glielo regalò, Stefano Pioli. Ripercorrere tutte le imprese dei rossoneri richiederebbe un libro e uscirebbe dagli angusti confini di un articolo. Ci si limiterà a ricordare la stagione 1968-69 in cui la squadra conquistò Coppa dei campioni e titolo intercontinentale. La coppa dei campioni vide i rossoneri stendere l’Ajax con un secco 4-1 grazie a un sigillo di Sormani e tre di Prati.

Di quella compagine facevano parte , tra gli altri, Fabio Cudicini, William Vecchi (scomparso di recente), Angelo Anquilletti (vecchia conoscenza del Monza in cui militò nella parte terminale della carriera), Karl Heinz Schnellinger, nazionale tedesco autore al novantesimo della rete del pareggio della Germania contro l’Italia nell’epico 4-3 della semifinale dei mondiali del 1970 in Messico in cui, con quella rete, rimandò tutto a supplementari entrati poi nella leggenda, Nevio Scala che diventerà ottimo allenatore con il Parma e gli garantirà prestigio nazionale e internazionale, il capitano Gianni Rivera, “golden boy” autore tra le altre del 4-3 contro la Germania in Messico, l'”uccellino”, questo il suo soprannome, Kurt Hamrin, Pierino Prati e Angelo Benedicto Sormani. Si vola poi allo scudetto ottenuto nel 1978-79 con il barone Nils Liedholm sulla panchina e giocatori del calibro di Rivera , che di lì a poco avrebbe dato l’addio al calcio, Maldera, Bigon e molti altri.

E si arriva alla stagione 1988-89 in cui i rossoneri arrivano ancora sul tetto d’Europa superando in finale la Steaua Bucarest con il punteggio di 4-0. I nomi, all’ordine dell’allenatore Arrigo Sacchi che, prelevato dal Parma, sarebbe poi divenuto uno dei migliori tecnici in circolazione introducendo profonde innovazioni nella modulistica tecnico-tattica calcistica, furono innanzitutto quello di capitan Franco Baresi, ma anche di Alessandro Costacurta, Mauro Tassotti, Carlo Ancelotti, oggi tra i migliori allenatori in circolazione con campionati conquistati anche all’estero con Real Madrid e Bayern Monaco, il tridente olandese formato da Ruud Gullit, Marco Van Basten e Frank Rijkaard, Roberto Donadoni, Demetrio Albertini, Pietro Paolo Virdis.

Il Milan conobbe, come detto, due volte anche la sofferenza della retrocessione in serie B, una prima volta per illecito sportivo quando fu retrocesso d’ufficio al posto del Catanzaro ripescato così come l’Udinese, anch’essa retrocessa con il Pescara, fu ripescata in luogo della Lazio anch’essa incappata nel calcio scommesse.

Una seconda volta, invece, scese per effetto del verdetto del campo ma in entrambi i casi, come tutte le grandi squadre, ebbe modo di risollevarsi prontamente e di ritornare ai fasti di un tempo, che sono anche fasti attuali.

LE PROBABILI FORMAZIONI

MILAN: Tatarusanu, Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo, Tonali, Krunic, Diaz, Adli, Leao, Giroud. All.Stefano Pioli.
MONZA: Di Gregorio, Marlon Santos, Marì, Caldirola, Ciurria, D’Alessandro, Sensi, Carlos Augusto, Pessina, Caprari, Gytkjaer. All.Raffaele Palladino.

L’ARBITRO

Sarà il signor Livio Marinelli della sezione di Tivoli.

Photocredits

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