Vedano, rapina al supermercato sventata dai Carabinieri

“Aiuto! Aiuto! Ci stanno rapinando”. Questa la chiamata che lunedì sera è giunta alla centrale operativa 112 dei Carabinieri da un supermercato di Vedano al Lambro. Dall’altra parte...

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“Aiuto! Aiuto! Ci stanno rapinando”. Questa la chiamata che lunedì sera è giunta alla centrale operativa 112 dei Carabinieri da un supermercato di Vedano al Lambro. Dall’altra parte del telefono una donna – una impiegata dell’esercizio – che sottovoce e senza farsi notare ha cercato di dare l’allarme ai carabinieri, spiegando che era in corso una rapina.

E in pochi istanti presso il discount di via della Misericordia sono arrivati i militari della sezione Radiomobile della compagnia di Monza che hanno arrestato in flagranza di reato i due malviventi che poco prima avevano fatto irruzione nel supermercato.

In manette con l’accusa di rapina aggravata e lesioni sono finiti due soggetti italiani di Cinisello Balsamo (Mi) di 31 e 45 anni, già noti alle forze dell’ordine e con precedenti specifici.

Dopo aver minacciato i dipendenti, infatti, non hanno esitato ad intimorire i presenti esplodendo tre colpi dalle armi – poi appurate essere a salve – che avevano con sé, aggredendo senza pietà anche un addetto alla sicurezza con calci, pugni e colpendolo in testa con il calcio della pistola (fortunatamente la guardia, 36enne di nazionalità senegalese, ha riportato solo delle contusioni e se la caverà con alcuni giorni di prognosi). Poi hanno puntato all’incasso. Ma è stato in quell’istante che sul piazzale del supermercato sono giunte le pattuglie dei Carabinieri.

Uno dei due rapinatori è stato sorpreso all’interno dell’esercizio con l’arma in pugno mentre riempiva un borsone del denaro presente nella cassaforte, il secondo mentre tentava la fuga a piedi venendo bloccato dopo circa 200 metri di corsa. I due sono stati trovati in possesso di circa novemila euro che sono stati restituiti al punto vendita. Le armi – due pistole a salve senza tappo rosso – sono state sequestrate. I due sono stati accompagnati in carcere di via San Quirico a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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