Telecamere negli asili: approvata la legge regionale

Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato, martedì 27 Novembre, il via libera alla legge ‘Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi’ che favorisce l’installazione di telecamere...

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Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato, martedì 27 Novembre, il via libera alla legge ‘Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi’ che favorisce l’installazione di telecamere negli asili nido, un provvedimento promosso dalla Giunta su proposta del presidente Attilio Fontana e dell’assessore alle Politiche per famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani.

Dopo l’approvazione della Commissione Sanità il 7 Novembre e quello dalla Commissione Bilancio il 23 Novembre, che ha dato il via libera alla sua copertura finanziaria il progetto è legge regionale.

Con questo atto assegniamo 600.000 euro per i sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso (300.000 euro per il 2019 e 300.000 euro per il 2020) e 300.000 per la formazione degli operatori (150.000 sul 2018 e altrettanti sul 2019), per un totale di 900.000 euro.

L’obiettivo è tutelare i bambini prevenendo i maltrattamenti e favorendo, a tale scopo, l’installazione su base volontaria dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso. Fare tutto ciò che è possibile per cercare di impedire i maltrattamenti, sebbene fortunatamente isolati, per Regione Lombardia è estremamente importante.

“Mentre delle telecamere negli asili se ne parla da tempo in tutto il Paese,– commenta il consigliere regionale Silvia Scurati – la Lombardia accelera e approva in aula il progetto di legge che prevede l’erogazione di contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza e l’istituzione di una consulta ad hoc per  minori che frequentano nidi e micronidi”.

“Un passaggio molto importante: troppo spesso assistiamo inerti a immagini che ritraggono scene di violenza che hanno come vittime bambini innocenti che invece di trovare nelle aule scolastiche un rifugio sicuro si imbattono in orchi travestiti da maestre”.

“Un testo – conclude Scurati – che consente di lavorare in piena sicurezza agli stessi educatori, la cui grandissima maggioranza svolge il proprio lavoro con passione e dedizione”. I filmati registrati all’interno dei nidi e dei micronidi saranno resi disponibili esclusivamente all’autorità giudiziaria.

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