Ritornano le giornate FAI di Primavera del gruppo di Monza e Vimercate

Per la 27esima edizione, sabato 23 e domenica 24 marzo la Delegazione FAI Monza, con il Gruppo Giovani e il Gruppo del Vimercatese, apre 4 Beni, grazie al...

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Per la 27esima edizione, sabato 23 e domenica 24 marzo la Delegazione FAI Monza, con il Gruppo Giovani e il Gruppo del Vimercatese, apre 4 Beni, grazie al supporto di oltre 100 volontari:  a Monza la Cappella Espiatoria e a Vedano al Lambro Villa Zendali, già Umberto I di Savoia;  a Oreno Villa Gallarati Scotti e a Cavenago di Brianza Palazzo Rasini.

La proposta culturale del Gruppo Fai del Vimercatese, in collaborazione con la Delegazione FAI Monza, si concentra su due edifici di straordinaria bellezza che, insieme ad altri, popolano la nostra Brianza: Palazzo Rasini a Cavenago di Brianza e Villa Gallarati Scotti a Oreno di Vimercate.

L’ispirazione è arrivata da uno scritto di Bartolomeo Taegio, “La Villa”, risalente al 1559, dove l’autore dice: «infinita è la gloria, infinito l’utile e infinito il diletto della vita rusticana» nelle ville di delizia del nostro territorio.

Vogliamo dunque riscoprire quei luoghi che nel passato sono diventati un vero e proprio status symbol della nobiltà milanese e brianzola.

Palazzo Rasini, ora sede del Comune di Cavenago di Brianza, è uno dei più significativi esempi di dimora storica del milanese del secondo Cinquecento: in quell’epoca, infatti, l’allora conte di Cavenago, Marcantonio Rasini, decise di stabilirsi con la sua imponente dimora nel cuore del piccolo borgo lombardo.

Le campagne di restauro hanno recentemente permesso di esaltare la qualità del progetto, riconducibile a Martino Bassi, uno dei più importanti architetti della Milano del tempo, caratterizzato all’esterno dall’ampia corte d’onore e dall’imponente facciata che costituisce uno dei lati della piazza principale di Cavenago.
All’interno il percorso si snoda in uno spazio sapientemente organizzato, impreziosito dalle splendide decorazioni delle sale che variano da paesaggi e figure fantastiche, a stucchi rococò, a musicisti che si affacciano dall’alto della Galleria al piano nobile. Il riconoscimento di importanti personalità come Carlo Antonio Procaccini, Giovanni Stefano Montalto, Giovanni Paolo Cavagna e Mattia Bortoloni ne ha suggellato definitivamente l’alto valore artistico.

In alcuni momenti del weekend dedicheremo visite guidate dedicate ai più piccoli (accompagnati), laboratori creativi a seguire. Per questa attività gli orari sono: sabato h 14, 15 e 16 e domenica h 10:30, 11:30, 14:30 e 15:30. 

A Oreno, invece, ci accoglierà la monumentale architettura neoclassica di Villa Gallarati Scotti, insieme a fantastici affreschi barocchi e il suo grandioso giardino romantico. Eretta in stile barocchetto tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, alla fine dello stesso secolo la villa viene profondamente ristrutturata dal celebre architetto brianzolo Simone Cantoni il quale, grazie al suo stile caratterizzato dalla ricerca di un’architettura essenziale, la trasforma in un raffinato edificio neoclassico. Il grandioso parco, originariamente alla francese con statue, fontane e ninfeo del Nettuno, viene prima ampliato e successivamente trasformato per conformarsi alla moda del parco all’inglese. Con la sua imponenza, villa Gallarati Scotti domina la piazza centrale di Oreno e, anche grazie all’immenso parco alle sue spalle, è oggi uno dei migliori esempi di dimora signorile lombarda.

Le Giornate FAI di Primavera coinvolgono ogni anno gli Apprendisti Ciceroni©, studenti delle scuole secondarie di II grado che partecipano alla conduzione delle visite culturali.

Abbiamo coinvolto 70 studenti di 5 istituti scolastici:, IIS Mosè Bianchi, ITSSEC A. Olivetti, liceo classico Dehon di Monza, il liceo scientifico Enriques di Lissone e l’Istituto M. Bassi di Seregno.

Nelle Giornate FAI di Primavera si propone alle scuole una grande opportunità di studio e attività sul campo: gli studenti, dopo essersi preparati con l’aiuto dei loro insegnanti e dei Delegati FAI, illustrano ai visitatori gli aspetti storici e artistici dei beni aperti, trasformandosi in Apprendisti Ciceroni®.

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