Ok dal Consiglio regionale della Lombardia, con voto pressoché unanime, alla legge “Verso l’autonomia energetica” che stanzia complessivi 4 milioni di euro a partire dal 2023 per incentivare i Comuni lombardi a mappare i siti dove realizzare entro i successivi due anni impianti fotovoltaici.
Tetti di immobili pubblici (municipi, scuole, case di riposo, ecc.) ma anche cave, discariche dismesse, terreni agricoli incolti potranno ospitare pannelli solari per produrre energia elettrica da utilizzare prevalentemente in loco al fine di ridurre il costo dell’energia e avvicinarsi all’obiettivo dell’autonomia energetica.
“Questo provvedimento – commenta il relatore Riccardo Pase (Lega) – nasce nell’ambito della Commissione Ambiente da me presieduta ben prima dell’impennata dei prezzi dei combustibili fossili cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi. Abbiamo svolto un lavoro minuzioso di ascolto dei territori e degli stakeholders che ha portato a migliorare sensibilmente il testo originario. In particolare abbiamo esteso i benefici economici, inizialmente riservati ai Comuni sopra a i 3.000 abitanti, a tutte le amministrazioni. Ringrazio inoltre le forze politiche che hanno dato il loro contributo costruttivo al lavoro portando all’approvazione pressochè unanime della legge.
Il dibattito odierno ha visto l’intervento dei consiglieri Luigi Piccirillo (Misto), Marco Degli Angeli e Ferdinando Alberti (Movimento 5 Stelle), Antonella Forattini (PD), Francesca Ceruti (Lega), Niccolò Carretta (Misto), Gabriele Barucco (FI). Il Sotto Segretario Marco Alparone e l’Assessore Massimo Sertori hanno espresso il parere favorevole della Giunta. Sono stati presentati alcuni emendamenti e quattro ordini del giorno. Fra questi ultimi è stato approvato con il parere favorevole del relatore e della Giunta quello presentato dal consigliere Massimo De Rosa (Movimento 5 Stelle) che tende a privilegiare l’utilizzo di aree industriali dismesse, cave e discariche esauste rispetto ai terreni agricoli.
“Questa legge – sottolinea Pase – è di grande rilevanza strategica e si inserisce in una logica di perfetta continuità con quella sulle Comunità Energetiche (CER) recentemente approvata dal Consiglio regionale. Tra incentivi diretti e provvedimenti quadro Regione Lombardia ha stanziato in questa legislatura 104 milioni di euro per favorire la transizione energetica. Noi lombardi facciamo da apripista e ci auguriamo che altre regioni si affianchino a noi in questo sforzo la cui importanza è così drammaticamente confermata dai pesanti risvolti economici dei tragici fatti in corso in Ucraina”.
“Con l’approvazione di questo provvedimento – ha affermato in aula il consigliere regionale Alessandro Corbetta – aggiungiamo un altro tassello nel percorso verso l’autonomia energetica regionale. La Lombardia mette in atto risorse e misure concrete per promuovere l’auto-produzione di energia da parte degli Enti Locali. La legge serve proprio a questo: consentire ai Comuni, Province, Parchi regionali e Comunità Montane di poter sfruttare le superfici dei tanti immobili pubblici di loro proprietà. Un provvedimento tanto opportuno quanto necessario dato il progressivo aumento dei costi energetici e le maggiori difficoltà dei nostri Comuni a far quadrare il bilancio”.
“Diminuire il costo delle bollette tutelando l’ambiente è un obiettivo realizzabile e che prevede step precisi, a partire da una mappatura lombarda delle superfici pubbliche utilizzabili seguita dalla realizzazione dei sistemi di accumulo e degli impianti fotovoltaici veri e propri”.
“Per questo la Regione – continua Corbetta – mette in campo 4 milioni di euro nel biennio 2023-24. Una legge innovativa per la quale va ringraziato il proponente Riccardo Pase, Presidente della Commissione Ambiente, e che permetterà uno sviluppo ulteriore della green economy e la conseguente riduzione delle emissioni inquinanti”.
“Ai finanziamenti regionali – conclude il consigliere regionale – si potranno aggiungere fondi statali attraverso il PNRR e le risorse del FESR, fondo europeo di sviluppo regionale”.
Entro sei mesi la Giunta regionale emanerà il regolamento attuativo e i Comuni interessati potranno inoltrare le domande di contributo.
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