Ecco l’impegno dei sanitari russi a Bergamo

I medici, gli infermieri e i tecnici sanitari della Federazione Russa hanno iniziato ad operare a fianco del personale dell’Ospedale Giovanni XXIII nell’ospedale da campo realizzato in tempi...

1125 0
1125 0

I medici, gli infermieri e i tecnici sanitari della Federazione Russa hanno iniziato ad operare a fianco del personale dell’Ospedale Giovanni XXIII nell’ospedale da campo realizzato in tempi record dall’Associazione Nazionale Alpini nelle strutture della Fiera di Bergamo.

Arrivati in Italia il 22 Marzo i militari russi, con esperienza in situazioni di emergenza sanitaria, si sono subito messi al lavoro, in squadre composte con il personale militare italiano del 7° Reggimento NBC, avviando l’attività di sanificazione in 65 residenze per anziani (Rsa) bergamasche.

Si tratta di un contingente di sanitari ben strutturato, di 104 unità (32 tra medici e infermieri, 51 bonificatori, personale di assistenza e interpreti) che opera in realtà indicate dalla Protezione Civile in coordinamento con Regione e autorità sanitarie lombarde.

Grazie ad un ponte aereo con quattordici grandi velivoli da trasporto, atterrati a Pratica di Mare, dalla Russia sono giunti anche 150 ventilatori polmonari (in parte già donati all’ospedale Giovanni XXIII e a quello allestito nella Fiera di Milano), 330.000 mascherine, 1.000 tute protettive, 2 macchine per le analisi rapide di tamponi, 10.000 tamponi veloci, 100.000 tamponi normali, un laboratorio campale di analisi, 3 complessi per la sanificazione di mezzi e ambienti e 3 stazioni di sanitizzazione per ampie superfici.

L’Associazione Nazionale Alpini esprime perciò profonda gratitudine agli amici russi, che sono stati tra i primi ad accorrere in soccorso ai nostri territori, così duramente colpiti dal propagarsi dell’infezione da Coronavirus.

Le penne nere hanno stabilito da tempo rapporti di amicizia e solidarietà con la gente russa, rapporti generati dalle sofferenze patite da entrambi i popoli in quella immane tragedia che fu la Seconda Guerra Mondiale. Vent’anni fa, l’Ana (Associazione Nazionale Alpini) ha costruito con i suoi volontari un bellissimo asilo per i bambini della città di Rossosch, dove nel 1942 aveva sede il Comando del Corpo d’Armata alpino questa struttura è stata oggetto nel 2018 di un esteso intervento di manutenzione e miglioramento ad opera sempre degli alpini, che, contemporaneamente, hanno installato e regalato alla popolazione di Livenka (nei cui sobborghi c’è il villaggio di Nikolajewka) un ponte, prefabbricato in Italia, sul fiume Valuij, chiamato “Ponte dell’amicizia”.

Nell’occasione è stato anche siglato un “Patto di fratellanza” di alto valore simbolico tra la popolazione della Provincia di Birjuc, nel cui territorio si trova Livenka, e la città di Brescia, che ogni anno, in occasione della commemorazione della battaglia di Nikolajewka, ospita una delegazione russa, unita agli alpini nel nome della pace.

Condividi

Join the Conversation