Desio: open day alla Scuola dell’Infanzia

Desio – Due appuntamenti in cui tutti i genitori interessati potranno visitare la struttura, conoscere il personale insegnante, valutare l’offerta formativa e  le regole della Scuola dell’Infanzia comunale...

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Desio – Due appuntamenti in cui tutti i genitori interessati potranno visitare la struttura, conoscere il personale insegnante, valutare l’offerta formativa e  le regole della Scuola dell’Infanzia comunale di via Novara 7.
E’ in programma martedì 19 Novembre alle 17.30  il primo incontro di presentazione della scuola aperto a tutti i genitori, mentre sabato 23 alle 10 sarà la volta di alcuni laboratori creativi per bambini di 24/36 mesi, dove sara’ mostrato il metodo “Munari” proposto nelle attività quotidiane della scuola.
Nella scuola comunale dell’infanzia si mette al centro “il fare del bambino”, consapevoli che compito dell’insegnante è quello di creare ambienti di apprendimento ricchi e stimolanti, nonché fornire non tanto idee già proposte, ma metodi per costruire idee: “Non dirmi cosa fare, ma come”.
Per anni attraverso la riflessione e la sperimentazione del “metodo Munari” sono stati progettati laboratori in cui ogni bambino è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate.
I laboratori proposti dalle educatrici della nostra scuola sono quindi un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento attraverso il gioco: è il luogo privilegiato del fare per capire, dove si fa “ginnastica mentale” e si costruisce il sapere. Sono anche un luogo di incontro educativo, formazione e collaborazione. Uno spazio dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi e conoscere di più, dove stimolare la creatività e il “pensiero progettuale creativo” fin dall’infanzia.
L’identità della scuola si riconosce:
• nel valore della relazione e dell’ascolto,
• nell’idea di bambine e bambini competenti e portatori di valenze affettive e comunicative differenti,
• nella valorizzazione dei “cento linguaggi” intesi come strategie di conoscenza ed espressione di sé,
• nel coinvolgimento e nel dialogo attivo con famiglie,
• nella forza del lavoro collegiale come ricchezza professionale
• nella formazione permanente intesa come forza qualificante del proprio lavoro,
• nella relazione con il territorio e la rete dei servizi per l’infanzia.

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