Cogliate, il 9 marzo la torre dell’acquedotto sarà demolita da BrianzAcque

COGLIATE – Si avvia verso la conclusione il primo piano di BrianzAcque per la progressiva demolizione di dieci vecchie torri degli acquedotti non più in uso perché superate da...

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COGLIATE – Si avvia verso la conclusione il primo piano di BrianzAcque per la progressiva demolizione di dieci vecchie torri degli acquedotti non più in uso perché superate da sistemi di pompaggio tecnologicamente più evoluti e più efficienti.

Dopo la scomparsa dallo sky line brianzolo dei serbatoi pensili di Seveso, Barlassina, Bovisio Masciago, Varedo, Vimercate alla frazione Velasca e di Lentate sul Seveso, tocca ora a quello di Cogliate, nelle Groane. Nella mattinata di sabato, 9 marzo, esattamente alle ore 10, sarà rasa al suolo la torre piezometrica di piazza Giovanni XXIII°, situata nel cuore dell’abitato, a ridosso del centro culturale Ferraroli e della scuola dell’infanzia comunale.

Come già successo la primavera scorsa a Vimercate, la struttura verrà abbattuta utilizzando l’esplosivo, nel rispetto degli standard di garanzia e sicurezza. Una tecnica con più vantaggi, quella dell’esplosione controllata: tempi di esecuzione dell’intervento e di restituzione dell’area più celeri uniti al risparmio economico e ad un ridotto impatto sul territorio e sulla popolazione. Il costo dell’ intervento è di 88 mila euro, interamente a carico del gestore del servizio idrico locale.

Per garantire lo svolgimento delle operazioni in tutta sicurezza, la Prefettura di Monza e l’Amministrazione Comunale di Cogliate hanno messo a punto un piano dettagliato di emergenza con l’evacuazione dei soggetti residenti nelle più immediate vicinanze.

Rileva il Presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Con quest’ennesima rimozione proseguiamo e ci prepariamo a completare il piano di dismissione dei serbatoi pensili in accordo con l’ATO di Monza e Brianza e con i comuni coinvolti. A Cogliate, oltre a eliminare una struttura che non hai più ragione di esistere, restituiremo al Comune uno spazio di territorio strategico, che sarà ripensato e utilizzato in base alle nuove esigenze del paese e dei suoi abitanti. Desidero ringraziare l’Amministrazione e i cogliatesi per la disponibilità e la collaborazione affinchè tutte operazioni previste si svolgano nel migliore modo possibile”.

Spiega il Sindaco, Andrea Basilico “L’abbattimento della vecchia torre piezometrica è l’ennesimo tassello che compone il puzzle degli interventi che interessano il centro storico del paese. Grazie al supporto di BrianzAcque riusciremo a recuperare importanti spazi, che, in una più ampia ottica di intervento prevede la realizzazione di una nuova piazza a seguito della rimozione della rotonda, rendendo l’area pienamente fruibile in tutte le occasioni, oltre che notevolmente più sicura”.

Dismesso dagli anni Sessanta, il serbatoio pensile di Cogliate, alto 20 metri e appoggiato su una struttura portante costituita da 6 pilastri in cemento armato, non è più allacciato all’acquedotto pubblico e mostra i segni dell’usura del tempo.

A seguito dell’ abbattimento della torre di Cogliate, il programma del piano di demolizioni dei vecchi serbatoi accelera e si sposta nella fascia Est della Brianza. In primavera, Vimercate dirà addio al manufatto di via Villanova e si concluderà nel corso dell’estate ad Agrate Brianza, in via Don Minzoni. Entrambi gli edifici verranno rasi al suolo utilizzando la tradizionale tecnica meccanica che prevede il taglio a blocchi, partendo dalla sommità della struttura per scendere poi fino a terra.

Il piano messo a punto dal settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque nel 2019 , ha già visto la “caduta” dei “pensili” di Seveso (vie Trento e Trieste e Monte Bianco), Barlassina (via Rossini), Varedo via Tommaseo, Bovisio Masciago via Roma e Vimercate, via Tasso e, di recente, Lentate Sul Seveso, via Asiago. Resteranno invece in piedi anche se non più in servizio, le torri di via Motta- Fiume a Vimercate , di via Battisti a Muggiò e di piazza Biraghi, a Varedo in quanto ritenute dalla Soprintendenza di interesse culturale.

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