Besana, documenti falsi per avere reddito di cittadinanza

Sono state denunciate dai Carabinieri di Besana Brianza (MB) 5 donne rumene accusate di aver richiesto il reddito di cittadinanza con la presentazione di documenti falsi. In base...

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Sono state denunciate dai Carabinieri di Besana Brianza (MB) 5 donne rumene accusate di aver richiesto il reddito di cittadinanza con la presentazione di documenti falsi.

In base alle indagini svolte dai militari dell’Arma, le cinque donne si erano rivolte agli uffici dell’Inps con documenti falsificati, con l’obiettivo di ottenere la misura di sostegno. Nei confronti delle 5 donne di origine rumena è scattata l’accusa di tentata truffa aggravata e fabbricazione di documenti falsi.

L’episodio di Besana avviene a pochissimi giorni dalla scoperta a Monza di 30 percettori abusivi del Reddito.

“E’ ormai palese il fallimento di questo strumento” – afferma il consigliere regionale Corbetta (Lega), che prosegue: “E’ senza dubbio indispensabile aiutare le persone in difficoltà, considerato che vi sono circa 5 milioni di italiani sotto la soglia di povertà ma la risposta non può essere il puro assistenzialismo. Soprattutto non può consistere in una misura che fa acqua da tutte le parti, la cui riscossione è oggetto di truffe che sono numerosissime e all’ordine del giorno”.

“La Lega è al lavoro – continua il consigliere regionale – per fare in modo che una parte dei fondi stanziati per il reddito di cittadinanza venga destinata a un reale abbattimento delle tasse per favorire la ripresa economica. Occorrono subito aiuti alle imprese per compensare gli aumenti delle materie prime e delle bollette legate al consumo di energia”.

“Dobbiamo promuovere e incoraggiare misure concrete ed efficaci che portino a maggiore competitività e all’aumento dei posti di lavoro. Diciamo basta invece a uno strumento, come il reddito di cittadinanza, che ha finito solo per incentivare il lavoro nero, truffe, illegalità e becero assistenzialismo”

 

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