Ricerca: Bicocca e Asst Monza insieme

Una partnership, unica nel suo genere, per sostenere le attività dei ricercatori in ambito sanitario, dalla gestione dei progetti all’individuazione delle opportunità di finanziamento fino alla partecipazione ai bandi. Un modello...

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Una partnership, unica nel suo genere, per sostenere le attività dei ricercatori in ambito sanitario, dalla gestione dei progetti all’individuazione delle opportunità di finanziamento fino alla partecipazione ai bandi. Un modello che potrà essere di riferimento per tutta la regione, per rendere il sistema lombardo sempre più competitivo in Europa.

È stato siglato, mercoledì 12 Dicembre, l’Accordo per la promozione della ricerca tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, rappresentata dal rettore Cristina Messa, e l’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di  Monza, rappresentata dal direttore generale, Matteo Stocco, alla presenza del vicepresidente e assessore per la Ricerca, innovazione, università export e internazionalizzazione della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, e del direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo, Maria Grazia Valsecchi. L’accordo, della durata di tre anni, definisce una nuova forma di collaborazione per le attività
di ricerca e sperimentazione clinica svolte da personale universitario e/o da medici ospedalieri.

L’Ateneo, a partire dalla propria missione istituzionale di favorire e sostenere i ricercatori, assume il ruolo di promotore della ricerca no profit svolta in ambito ospedaliero.

L’obiettivo è quello di promuovere quantitativamente e qualitativamente le sperimentazioni cliniche sfruttando le competenze presenti in Università relative alla ricerca di bandi, al supporto allo sviluppo e alla gestione delle attività di ricerca e al trasferimento e la valorizzazione dei suoi risultati.

Questo accordo mira, al di là della promozione della attività, ad offrire un supporto operativo e logistico ai ricercatori, talvolta soli nello sviluppo dei loro progetti. La ricerca no-profit, finalizzata, per definizione, al miglioramento della pratica clinica, porterà a un conseguente miglioramento della qualità delle prestazioni sociosanitarie erogate dall’ASST.

La sinergia dei due enti, finora eccellente sul piano della formazione di nuove generazioni di clinici e di professionisti della sanità e che era stata ribadita da una convenzione quinquennale sottoscritta da entrambi un anno fa, esce rafforzata da quest’accordo che potrebbe diventare un modello di riferimento anche per altre ASST lombarde che mirino ad una maggiore integrazione con l’università nello sviluppo della ricerca, imboccando l’unica strada possibile per poter competere nell’ambito della ricerca sanitaria a livello europeo.

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