I disturbi del comportamento alimentare spiegati ai ragazzi

Faccia a faccia con i disturbi del comportamento alimentare. Una quarantina di ragazzi, per lo più studentesse dell’Istituto Floriani, scuola secondaria superiore di Vimercate, parteciperanno all’incontro con una...

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Faccia a faccia con i disturbi del comportamento alimentare. Una quarantina di ragazzi, per lo più studentesse dell’Istituto Floriani, scuola secondaria superiore di Vimercate, parteciperanno all’incontro con una serie di specialisti della Fondazione Ananke di Villa Miralago e della Asst della Brianza.

L’appuntamento è martedì 15 novembre, con inizio alle 9.30, presso la Casa di Comunità di Vimercate, struttura che ospita in questi giorni la mostra fotografica “IO NON ESISTO. Viaggio nel mondo dei disturbi del comportamento alimentare”.

La mostra, visitabile sino al prossimo 19 novembre, è parte integrante di un progetto che ha come scopo quello di far conoscere questi disturbi che ormai interessano un numero sempre maggiore di ragazzi e adolescenti.

I numeri, come noto, sono impressionanti: in Italia sono circa 3 milioni i soggetti che ne sono affetti. La maggioranza sono donne, ma il trend è quello di un sempre maggiore appaiamento fra i sessi. Anche l’età di insorgenza si sta drammaticamente abbassando, attestandosi mediamente attorno ai 12/13 anni, con esordi anche tra i bambini di 8/9 anni.

Purtroppo la pandemia da Covid-19 ha determinato un aumento del 30% di questi disturbi, con gravi ripercussioni sulle famiglie.
I ragazzi del Floriani che presenzieranno all’incontro del 15 novembre sono due classi quinte dell’indirizzo “servizi per la sanità e l’assistenza sociale”. Saranno accompagnati dalla professoressa Emanuela Sala e da alcuni suoi colleghi.

All’appuntamento interverranno Nikla Bene psicologa e psicoterapeuta oltre a due neuropsichiatre di ASST Brianza: Paola Dellacasa e Giulia Mantegazza.
Quest’ultima opera da qualche mese in Pediatria, all’Ospedale di Vimercate, a supporto dei pediatri che dall’inizio del 2022 ad oggi hanno ricoverato quasi 25 ragazzi (un undicenne, il più giovane di essi), con quasi 300 giorni di degenza.

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