La presenza templare in Brianza: mercoledì convegno ad Aicurzio

Presso la magnifica Villa Pasqualini Malacrida Aceti di Aicurzio (MB) mercoledì 26 luglio 2017 alle ore 10.30 si svolgerà un interessante approfondimento su “Dalmazio da Verzario, i Templari e...

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Presso la magnifica Villa Pasqualini Malacrida Aceti di Aicurzio (MB) mercoledì 26 luglio 2017 alle ore 10.30 si svolgerà un interessante approfondimento su “Dalmazio da Verzario, i Templari e i Cavalieri di Malta ad Aicurzio” nella prestigiosa sala del consiglio.

Ad animare la riflessione sulla presenza templare e giovannita ad Aicurzio, comune dell’hinterland vimercatese in provincia di Monza e della Brianza, è il Cav. Prof. Dr. Alessio Varisco, direttore di Antropologia Arte Sacra, che presenterà le sue ricerche -contenute nel volume “La soluzione dei Templari” inserito in molte biblioteche universitarie estere e presso il “regesta imperii”- sui Cavalieri del Tempio a Milano e in Brianza: fra’ Dalmazio da Verzario seguì San Bernardo da Chiaravalle assicurandogli la scorta militare contro le aggressioni durante il soggiorno milanese del “doctor mellifluus”.

A fare gli onori di casa il Sindaco, Gianmarino Colnaghi, che accoglierà i relatori: Cav. Prof. Alessio Varisco, autore e direttore della collana “Domus Templi” delle “Edizioni Effigi”, Cav. Franco Guidetti, Governatore LION 108 Ib1, Cav. Danilo Francesco Guerini Rocco, presidente sezione Varese dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia. Al termine verrà consegnati dei diplomi da parte del Direttore di Domus Templi, il dono di alcuni volumi della collana della casa editrice Effigi alla Biblioteca Civica aicurziese e dal Sindaco a tutti i partecipanti un omaggio personalizzato.

La sede del Municipio di Aicurzio è ospitata in un’antica villa gentilizia, un primigenio edificio è datato alla metà del XVI secolo, mentre l’ampliamento, che si sviluppa attorno ad una corte, è stato operato nel secolo successivo. La casata dei Pasqualini -che giunsero in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo, e dopo un primo stanziamento in Pieve d’Argile, presso Cento, giunsero fra la fine del IX e l’inizio del X secolo al borgo d’Aicurzio– furono i primi possessori dell’antica residenza, risalente addirittura all’epoca medioevale.

Interessante notare che la villa fu edificata tenendo conto del tessuto circostante e al di sopra di una preesistente dimora, con un’eleganza davvero particolare e simbolo della potenza della nobiltà milanese che non segnerà la magniloquenza dei palazzi milanesi coevi.

Gli assetti proprietari dei pochi lotti liberi interni al nucleo storico si sono rivelati preponderanti e dell’ampia campagna che giungeva a ridosso del cuore del borgo non poteva passare inosservato questo palazzo, visibile a distanza.

La villa fondata dai Pasqualini e mediante una serie di rapporti di parentela, acquisita per via matrimoniale, mutò la sua proprietà -e conseguente titolo- in Malacrida. Difatti, la nobildonna Angiola Maria Pasqualini -ultima in asse ereditario del capostipite- nell’Anno Domini 1750 Carlo Malacrida suggellarono la loro unione sponsale e generarono sette figli che perpetuarono l’identità storica della residenza gentilizia sino ai nostri giorni. Si segnala l’importanza della nobile schiatta dei Pasqualini Malacrida i cui discendenti assunsero nella piccola comunità ruoli significati e di gran rilievo, in particolare Giuseppe Malacrida fu il primo Sindaco eletto di Aicurzio.

L’edificio è stato ristrutturato e poi adattato ad ospitare la sede municipale, divenuta di proprietà pubblica, con la modifica del portico che delimita la corte interna, chiuso con vetrate.

Purtroppo l’antico ed originario disegno geometrico di giardino all’italiana -che si trova nella parte settentrionale della palazzo- è quasi totalmente cancellato, anche se oggi riconducibile a quel particolare tracciato che impreziosiva particolarmente la villa.

Il Professore ha già sottolineato l’importanza della presenza templare e giovannita sottolineata anche nell’araldica civica di Aicurzio che vede campeggiare la croce ottogona in campo azzurro, il cui fil-rouge non è soltanto la Sacra Militia ospitaliera, ma anche il Santo Patrono di Aicurzio che è Sant’Andrea, il medesimo della Repubblica Marinara da cui giungeva il Beato Gherardo de’ Saxo che fondò gli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme che impiegarono quella croce come loro simbolo. (dal sito www.domustempli.it)

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