Il benessere futuro è ancora nel manifatturiero

di Alberto Comuzzi – Nel secondo giorno di lavori dell’annual meeting World Manufacturing Forum in corso dal 25 al 27 Settembre a Villa Erba Cernobbio (Como) si è...

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di Alberto Comuzzi – Nel secondo giorno di lavori dell’annual meeting World Manufacturing Forum in corso dal 25 al 27 Settembre a Villa Erba Cernobbio (Como) si è entrati nel vivo del tema: “Nuove competenze del futuro manifatturiero” (New skills for future manufacturing).

Tre le relazioni di maggior interesse per il pubblico italiano quelle tenute da Alberto Ribolla, presidente del World Manufacturing Forum, Fabrizio Sala, vice presidente Regione Lombardia e Marco Bonometti, presidente Confindustria Lombardia.

Ribolla, citando uno studio di Mckinsey&Company, società internazionale di consulenza, ha spiegato come da oggi al 2030 saranno necessari 800 mln di nuove professionalità, mentre altre 400 mln di persone dovranno essere riqualificate e il dato diventa ancor più allarmante se si pensa che ben 24 milioni di questi ultimi saranno tedeschi.

Fabrizio Sala ha sottolineato come un istituzione quale è la Lombardia abbia molto ben presente il ruolo che le compete per supportare un settore fondamentale come il manifatturiero su cui si basa gran parte dell’economia regionale.

In particolare Sala ha ricordato come Regione Lombardia sia impegnata ad investire in quattro fondamentali settori quali: università, ricerca, innovazione e mondo delle imprese.

Interessante anche l’osservazione che il Forum sia concentrato su un dibattito che muove dalle imprese alle istituzioni. Dal canto suo Marco Bonometti ha ribadito la centralità del manifatturiero in tutte le economie sviluppate.

Con comprensibile soddisfazione il Presidente di Confindustria Lombardia ha confermato che nei diversi incontri con le altre importanti regioni europee – Catalunya, Rhone des Alpe, Baden-Württemberg – è sempre emerso che il modello industriale lombardo sia un eccellenza non solo invidiabile ma da imitare. “C’è una cultura industriale che va costantemente aggiornata”, sono ancora parole di Bonometti, “ma che non può essere abbandonata o peggio contrastata anche perché è oggettivamente quella che ha creato benessere per milioni di individui”.

Bonometti ha poi sottolineato come l’Europa debba imparare a fare sistema perché i veri competitor sono la Cina e, in seconda battuta, gli Stati Uniti. E questa una consapevolezza che il Presidente di Confindustria Lombardia ha felicemente riscontrato nei vari soggetti sia delle istituzioni che del mondo produttivo incontrati nei cosiddetti quattro motori d’Europa (Lombardia, Catalunya, Rhone des Alpe, Baden-Württemberg).

L’attenzione e il gradimento suscitato dal “World Manufacturing Forum” è confermato dalle presenze passate da 900 nell’edizione 2018 alle oltre 1500 registrate quest’anno.

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