Polli e conigli tenuti in scarse condizioni igieniche e in violazione delle più elementari norme in materia di salute e benessere degli animali sono stati sequestrati dai Carabinieri in una cascina di Brugherio.
I militari dell’Arma sono giunti sul posto, accompagnati da un veterinario, e in un piccolo locale della cascina hanno rinvenuto 49 conigli e 44 capi di pollame destinati a essere macellati, detenuti all’interno di piccole gabbie prive di lettiera.
Gli animali, costretti a vivere tra le proprie feci, erano in evidenti condizioni di sovraffollamento appoggiati direttamente sulla rete metallica ed esponendosi così a continui traumi agli arti.
Inoltre la copiosa quantità di feci e liquami presenti nel locale in cui erano alloggiate le gabbie, oltre a richiamare in loco una moltitudine d’insetti (mosche e moscerini) che tormentava gli animali, generava intense e diffuse esalazioni ammoniacali urticanti ed irritanti per le mucose (orali, nasali, congiuntivali) che saturavano l’ambiente.
Pertanto onde evitare che la sofferenza cagionata agli animali potesse protrarsi e aggravarsi, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo di tutti gli esemplari per il reato previsto e punito dall’art. 727 del codice penale (detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze), con immediato trasferimento di tutti gli esemplari in luogo consono e confacente alle loro esigenze fisiologiche.
L’intervento, volto a tutelare tanto gli animali quanto la salute dei consumatori, ha in definitiva evidenziato come ancora oggi, soprattutto nelle realtà rurali/familiari, perdurino modalità di detenzione degli animali destinati alla macellazione del tutto anacronistiche e penalmente rilevanti, giacché è ancora diffusa l’errata convinzione che l’allevamento per autoconsumo goda di una sorta di immunità tale da consentire di derogare alle vigenti normative igienico-sanitarie e di benessere degli animali.
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