Conti deposito: cosa sono e come scegliere

Sono strumenti finanziari che si sono fatti largo nel corso degli ultimi anni: dopo esser stati sulla cresta dell’onda, visti i rendimenti che riuscivano a garantire, negli ultimi...

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Sono strumenti finanziari che si sono fatti largo nel corso degli ultimi anni: dopo esser stati sulla cresta dell’onda, visti i rendimenti che riuscivano a garantire, negli ultimi periodi sono caduti un po’ in disuso.

Quando si parla di conti deposito si fa riferimento a specifici conti bancari cosiddetti vincolati, quindi non liberi: un prodotto finanziario che nasce per soddisfare le esigenze di chi vuole investire i propri soldi, quindi tenerli all’interno di un contenitore che vada a dare i frutti sperati in materia di remunerazione.

Un conto deposito deve quindi essere visto come una sorta di salvadanaio: si vanno ad inserire soldi all’interno di questo conto e li si lasciano fermi, in attesa di poter godere poi dei benefici prodotti in materia di interessi. Interesse che, come detto, fino a qualche tempo fa erano molto allettanti, in alcuni casi anche del 5%; di recente anche i conti deposito hanno risentito della crisi un po’ generalizzata della finanza ed oggi non riescono più a garantire quei rendimenti.

Come scegliere un conto deposito

Andiamo a vedere da vicino come scegliere un conto deposito. Oggi di questi ‘contenitori’ se ne trovano tantissimi, anche grazie alla diffusione della rete dove proliferano: per stabilire quali possano essere i più convenienti, è bene cercare in rete i migliori conti deposito a confronto, quindi navigare tra i diversi comparatori che mettono in ordine ciascuno singolo soggetto con vizi e virtù.
Quando si va a scegliere il conto deposito sono tanti gli elementi che devono essere presi in considerazione: certamente l’interesse che sarò garantito dall’istituto di credito, ma anche il fattore rischio. Che, come ovvio che sia, più si avvicina allo zero e più vedrà scendere il rendimento.
Attenzione poi al soggetto cui ci si affida: sarebbe buona cosa non farsi attrarre troppo da promesse di rendimenti elevati ed affidarsi, invece, soltanto a nomi noti, legati magari a banche o finanziarie famose. Un conto deposito può essere poi di due distinte tipologie: vincolato o non vincolato.

  • Conto deposito vincolato: in questo caso non è possibile svincolare le somme depositate, pena la perdita degli interessi maturati e pagamento di penali eventuali;
  • Conto deposito non vincolato: viceversa, un Conto deposito non vincolato consente di ‘liberare’ le somme investite qualora se ne abbia bisogno senza incorrere in penali.

Ovviamente il fattore del vincolo, essendo un qualcosa che grava sul cliente, va a garantire tassi più elevati ed è quindi molto più appetibile rispetto ad un conto deposito non vincolato.

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