Monza, bilancio della prima stagione dei biancorossi in A

Dopo aver ottenuto una storica promozione in Serie A in seguito ai playoff di Serie B vinti lo scorso anno, il Monza sta andando senza ombra di dubbio...

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Dopo aver ottenuto una storica promozione in Serie A in seguito ai playoff di Serie B vinti lo scorso anno, il Monza sta andando senza ombra di dubbio oltre le aspettative. La squadra, arrivata nella massima divisione italiana sotto la guida di mister Stroppa, ha fatto tantissima fatica all’inizio dell’anno, racimolando pochissimi punti e dando la sensazione, anche seguendo le quote che riguardavano le scommesse sulla nostra Serie A, di non essere una squadra pronta per restare nel palcoscenico più importante del calcio italiano. Tuttavia, con l’arrivo di Raffaele Palladino sulla panchina dei biancorossi, prima allenatore dell’U19, le cose sono radicalmente cambiate. Infatti, attualmente il Monza è la neopromossa che ha ottenuto più punti in questo campionato.

Non si può di certo dire che la decisione della società sia stata errata, nonostante diverse incertezze iniziali in particolar modo da parte degli stessi tifosi. Il primo successo è arrivato proprio all’esordio di Palladino in Serie A contro la Juventus, da quel momento in poi la rotta è completamente cambiata e la squadra ha cominciato a marciare verso una salvezza agevole e tranquilla. Oltre all’ottimo lavoro dell’allenatore, c’è anche da sottolineare il grande sforzo effettuato dalla società nella sessione estiva di calciomercato. La squadra pian piano ha cominciato a conoscersi e i nuovi innesti hanno fatto tutta la differenza del mondo. Tra i pali il Monza può contare su due portieri di assoluto livello come Cragno e Di Gregorio, con il secondo che sorprendentemente nel corso della stagione si è affermato in qualità di titolare inamovibile della squadra. Il terzetto difensivo vede come protagonisti Izzo, Marlon, Caldirola e Pablo Marì. Essendo quattro centrali di livello e di esperienza, molto spesso a rotazione uno dei quattro riposa lasciando spazio agli altri tre.

Una pedina importantissima dello scacchiere di Palladino è sicuramente Carlos Augusto, laterale di sinistro che nel suo stesso ruolo sulla fascia opposta come compagno di squadra trova uno tra Ciurria e Birindelli. In mezzo al campo non manca di certo la qualità, a partire da Matteo Pessina, capitano della squadra e campione d’Europa con la nazionale italiana di Roberto Mancini, fino ad arrivare a giocatori come Rovella, Sensi, Ranocchia e Machin. Su tutti in particolar modo Rovella, di proprietà della Juventus, sta facendo una stagione straordinaria, amministrando il centrocampo biancorosso con un’esperienza che non sembra essere quella di un giovane come lui. Ciurria, spesso impiegato come esterno destro, può ricoprire anche il ruolo di trequartista, ma in quella zona di campo la squadra di Palladino è sicuramente ben coperta con Caprari, Colpani e Dany Mota.

Infine, la punta centrale è Andrea Petagna. La rosa sulla carta è senza ombra di dubbio validissima e preparata per restare in Serie A e per conquistare un buon piazzamento in classifica. Le idee di Palladino, inoltre, permettono alla squadra di godere di un’identità di gioco ben definita, che ha come punti cardinali il fraseggio, l’assenza di punti di riferimento, la voglia di proporre un calcio prettamente offensivo e propositivo e l’interscambiabilità dei ruoli. Insomma, Palladino e il Monza sembrano avere tutte le carte in regola per dire la loro anche in futuro.

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