Al Renate basta un pareggio per volare nei quarti

di Cristiano Comelli – Si scrive pareggio e si pronuncia gioia. Gioia per avere passato il turno e poter continuare a sperare in un sogno chiamato serie B....

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di Cristiano Comelli – Si scrive pareggio e si pronuncia gioia. Gioia per avere passato il turno e poter continuare a sperare in un sogno chiamato serie B. Il Renate impatta al “Città di Meda” con i maceratesi del Matelica per 1-1 esattamente come all’andata ma, per il migliore piazzamento in classifica nella stagione regolare, stacca il biglietto per i quarti di finale dove se la vedrà con una compagine blasonata del mondo della sfera di cuoio come il Padova, solo due stagioni fa in cadetteria. I nerazzurri, per il volume di occasioni create, avrebbero però potuto vincere con larghe proporzioni ma tanto è, ai nerazzurri importava superare lo scoglio ed è quanto hanno fatto.

PRIMO TEMPO – Il Renate prova a pungere al 20′ con Guglielmotti che, su assist di Rada, sfiora il vantaggio. Due minuti dopo Nocciolini raccoglie un traversone di Galuppini ma calcia alto. I nerazzurri proseguono nel loro monologo al 28′ sempre con Nocciolini il cui calcio di punizione è però parato dal portiere ospite Martorel. Al 35′ arriva il meritato vantaggio dei padroni di casa con Kabashi che supera il portiere maceratese dal limite.

SECONDO TEMPO – Il Matelica ci crede e al 7′ dà corpo alla sua fiducia con Volpicelli che si apre un buon varco e fulmina Gemello. Al 17′ il Renate potrebbe rimettere la freccia ma un tiro al volo di Guglielmotti finisce fuori misura.

Molto ghiotta è l’opportunità che capita al 27′ a Maistrello che però, da distanza ravvicinata, spara in orbita mancando una facilissima occasione da rete. Ora i nerazzurri sono attesi dall’impegno con i patavini il cui primo atto sarà domenica 30 maggio al “Città di Meda”. Ritorno all'”Euganeo”, tempio dei biancoscudati, mercoledì 2 giugno.

DOPOPARTITA

AIMO DIANA (ALLENATORE RENATE): “E’ un grande orgoglio essere nelle prime otto ed è un traguardo che condivido con ogni persona che lavora con me e per questo gruppo. Oggi abbiamo sofferto quando ce n’è stato bisogno, ma abbiamo anche sprecato molte chance per poterla chiudere definitivamente, onore a un Matelica dalle sette vite, ora il sogno continua. Non abbiamo nulla da perdere, vorrei che affrontassimo questa doppia sfida con la giusta spensieratezza”.

Foto da Facebook

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