Vigilanza con i droni nei boschi supermarket dello spaccio

Gli arresti e le segnalazioni effettuati alla Prefettura di Busto Arsizio, da parte della Polizia di Stato certificano ancora una volta che esiste un’emergenza droga nella Regione Lombardia....

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Gli arresti e le segnalazioni effettuati alla Prefettura di Busto Arsizio, da parte della Polizia di Stato certificano ancora una volta che esiste un’emergenza droga nella Regione Lombardia. Negli ultimi 10 anni sono state censite ben 38 aree boschive trasformate in supermercati dello spaccio .

«In tutta la Regione Lombardia le mafie multietniche controllano queste aree della droga, un fenomeno dilagante; non esiste solo Rogoredo, il boschetto a Milano diventato tristemente famoso. E’ necessario iniziare dalle scuole con il messaggio chiaro la droga uccide non esiste nessuno scopo ricreativo». Sono le parole pronunciate dall’assessore alla Sicurezza e Immigrazione della Regione Lombardia.

L’assessore continua «venerdì 24 Maggio, sono andato a constatare quanto succede in un altro bosco dello spaccio , quello del Rugaredo a Rescaldina, nei prossimi mesi andrò a vedere anche gli altri. Per il controllo dei boschi il mio Assessorato metterà nei bandi l’acquisto dei droni , unico modo per controllare aree così vaste.

Ormai i tossicodipendenti fanno da spola tra casa, dove risiedono, e questi market a cielo aperto dello spaccio. I sindaci dei Comuni interessati da questi boschi dello spaccio li identifichino come aree “rosse” , unica misura nell’immediato per frenare il fenomeno dei turisti tossicodipendenti.»

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