Ventotto anni fa l’attentato a Paolo Borsellino

“Il 19 luglio del 1992 a Palermo la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta. La memoria non deve mai venir meno e il...

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“Il 19 luglio del 1992 a Palermo la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta. La memoria non deve mai venir meno e il sacrificio di quelle vittime deve sempre rimanere nella nostra mente e in quella delle future generazioni”.
Lo afferma il presidente di Regione LombardiaAttilio Fontana, ricordando l’anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo. In cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e 5 fedeli servitori dello Stato che facevano da scorta al giudice.
L’Antimafia avverte su possibili infiltrazioni criminali dopo pandemia. “Poi – continua il presidente – c’è l’attualità, la nostra vita di oggi. Infatti la relazione diffusa in questi giorni dalla Direzione investigativa antimafia indica in maniera chiara e inequivocabile che i tentacoli di camorra, ‘ndrangheta e altre organizzazioni stanno cercando di infiltrarsi nel sistema produttivo di ogni livello in difficoltà dopo le conseguenze economiche provocate dalla pandemia”.

Combattere la mafia per onorare la memoria di Borsellino

“Non abbassiamo la guardia, combattiamo – conclude Fontana – con ogni mezzo il cancro della mafia. Anche e soprattutto per onorare il sacrificio del giudice Borsellino e di tutte le altre vittime”. Come il suo amico fraterno Giovanni Falcone, ricordato dalla Lombardia anche con l’accensione delle luci di Palazzo Pirelli nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci.

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