Coronavirus, la scultura di Marilena Mele

Gli artisti a Milano, soprattutto se sono over 65. si sentono in quarantena. Chiusi in appartamento in una città privata degli eventi, nessun ambiente affollato per paura del...

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Gli artisti a Milano, soprattutto se sono over 65. si sentono in quarantena. Chiusi in appartamento in una città privata degli eventi, nessun ambiente affollato per paura del Coronavirus. La scultura di Marilena Mele interpreta questo stato d’animo. L’artista si sente come la sua scultura. Sottile e fragile come una foglia a cui viene a mancare l’elemento essenziale alla sua vita: l’acqua. Si piega, si curva, manifesta sofferenza e perde vitalità.

L’opera di Marilena Mele

Marilena Mele è nata a Taranto nel 1952; vive ed opera a Milano. Espone le sue opere nello studio in via Cenisio, rivelando sin dalla giovane età un elevato interesse plastico per la materia. Segue poi l’insegnamento di due grandi scultori: G. Pernice e L. Teruggi, docente all’Accademia di Brera.

Marilena Mele si impadronisce della tecnica scultorea e crea uno stile proprio. Hanno parlato di lei, fra le tante testate giornalistiche, “Arte Mondadori”, “Art Leader” e “Artecultura”. Ha preso parte a numerose mostre: la Biennale Internazionale di Palermo nel 2013; Pro Biennale a Venezia; Biennale Milano e il concorso Margherita Hack – La Signora delle Stelle nel 2017 e la New York International Art Expo nel 2018.

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