VEDANO AL LAMBRO – Lo ha realizzato, come spiega in una delibera, con l’intento di “introdurre un vero e proprio ecosistema del benessere immerso in un ambiente naturale con la presenza di camminamenti accessibili, aree di sosta illuminate con panchine, dissuasori di transito, fontanella e ponticello e nuove alberature autoctone”.
Si chiama biolago, ha un bacino d’acqua dolce di circa 210 metri quadrati ed è uno dei nuovi vanti di Vedano al Lambro.
Realizzata nel luogo della cosiddetta porta di Vedano, ovvero nelle vicinanze della parte cittadina di ingresso al parco di Monza, l’area ha ora anche un nome.
Si chiamerà infatti “Biolago delle dee Vedanie”. La denominazione scelta è figlia di un omaggio alla storia del nome del paese.
“Le Dee Vedanie – spiega ancora la delibera – erano figure numinose la cui esistenza e il cui culto sono ipotizzati in possibile connessione con l’etimologia del toponimo lombardo Vedano”.
All’elemento di valorizzazione ambientale si aggiunge quindi il desiderio di accendere i riflettori sulla storia del paese “intendendo suscitare nella cittadinanza e nei giovani studenti una maggiore curiosità e consapevolezza riguardo alle origini del toponimo Vedano al Lambro e alla sua evoluzione storica, stimolando un percorso di riscoperta delle radici culturali del territorio”.
La nuova area, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, è destinata anche a fungere da punto di riferimento per eventuali iniziative culturali messe in pista dalle scuole del territorio e dalla biblioteca. (articolo di Cristiano Comelli)
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