Un presidio per dire no alla chiusura del tram Milano Limbiate

Ieri sera sulla strada comasina una manifestazione bipartisan di esponenti politici brianzoli per protestare contro la chiusura della linea tramviaria Milano Limbiate. “Oggi ci siamo raccolti – ha affermato...

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Ieri sera sulla strada comasina una manifestazione bipartisan di esponenti politici brianzoli per protestare contro la chiusura della linea tramviaria Milano Limbiate. “Oggi ci siamo raccolti – ha affermato il consigliere regionale Andrea Monti (Lega) perché vogliamo assolutamente scongiurare la chiusura del servizio della tranvia Milano-Limbiate. Esigiamo una risposta dal Comune di Milano e rispetto alle critiche di chi dice che stiamo agendo perché siamo in campagna elettorale rispondo che non è così”.

“Oggi ci siamo radunati perché il Comune di Milano ha fatto trapelare, anche se non in via ufficiale, che la linea sarà interrotta il 30 settembre. Resta dunque poco tempo e non possiamo aspettare la fine della campagna elettorale. Anzi, gira voce che si stiano già preparando gli orari per i bus sostitutivi, a partire dal primo ottobre”.

“Abbiamo voluto ribadire la richiesta, condivisa da tutti i Comuni del territorio, sia di Centrodestra che di Centrosinistra, di tutti i cittadini e dei molti esponenti politici che il primo passo da fare è che il Comune di Milano si decida ad aprire un tavolo tecnico con Regione Lombardia, che è disposta a stanziare risorse per scongiurare la soppressione del servizio. Non capiamo il silenzio del Comune di Milano e per questo lanciamo un appello a Beppe Sala affinché si renda conto che il sindaco di Milano lo è anche della città metropolitana e dunque ha la responsabilità di curare anche gli interessi di chi vive fuori dal confine del capoluogo lombardo”.

“L’amministrazione di una grande metropoli europea come Milano non può non farsi carico delle problematiche di chi vive fuori dalla città. Esigiamo dunque che si apra un tavolo. Se qualcuno teme strumentalizzazioni politiche in vista delle elezioni, ci va bene che il confronto sia organizzato anche il giorno 26, a urne chiuse, basta che si faccia. Ci attendiamo un risultato concreto, perché se così non fosse sarebbe una sconfitta per tutta la politica locale”.

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