Storie intorno al presepe

di Gabriella Stucchi – I protagonisti sono senz’altro i tipici personaggi del presepe, ma presentati da nonno Giulio ai nipotini in modo intelligente, fantasioso e non privo di ironia,...

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di Gabriella Stucchi – I protagonisti sono senz’altro i tipici personaggi del presepe, ma presentati da nonno Giulio ai nipotini in modo intelligente, fantasioso e non privo di ironia, così da suscitare nei bambini che ascoltano con stupore le reazioni più varie: domande di spiegazione, risate, battibecchi e anche qualche strillo di disappunto per una battuta del cugino non del tutto piacevole.

È un mondo molto vivace, a cui i personaggi stessi del presepe sembrano partecipare: i pastori avvolti dalla luce che li guida verso la grotta; gli angeli che si lisciano le piume prima di partire…

Molto attraente è la storia di Virgilio, di quasi cent’anni, unico abitante in un piccolo paese di montagna. In una notte fredda, nevosa, colpita dalla bufera, ospita nella sua casa stranieri che vogliono passare i confini; offre loro latte e pane, canta una canzone sul Natale, anche se loro parlano una lingua diversa. Gli angeli si affacciano alla finestra illuminata e vedono Virgilio che sorride nel sonno. Il bene trionfa sempre! È evidente che la presenza degli angeli suscita molte domande tra i bambini, in particolare riguardo all’angelo custode. Nonno Giulio rassicura tutti: «Sappiamo di sicuro che Dio è vicino a tutti gli uomini con il suo amore». Una bella lezione!

Poi il pastore che viene difeso da un attacco di un bandito proprio dalle sue pecore; proseguono il cammino e arrivano alla grotta, dove vedono il bambino in braccio alla sua mamma.

Tra le stelle si distingue Lilli, fatta di pietre trasparenti e luccicanti che, come cometa, guida i tre Magi, che nel percorso si scambiano gli animali tradizionali. A Melchiorre viene lasciato l’elefante, più comodo; a Gaspare il cammello e a Baldassarre il suo destriero. Ognuno porta i suoi doni e dopo un lungo, faticoso cammino, la cometa, che per un certo tempo era scomparsa, ricompare luminosa e segna la grotta, dove è nato da poco il Re dei re. Lo adorano, poi tornano sulle cavalcature nelle loro terre.

Naturalmente nonno Giulio e i nipotini parlano molto del cammello che li attrae. Molto scherzosa è la storia collegata con la raccolta del muschio, che nonno Giulio da piccolo effettuava nel bosco con il suo nonno. Per una serie di vicende, nel cesto si ritrova anche un piccolo gatto. Mentre si dispongono le statuine di Gesù, Maria e Giuseppe, si vede il gattino rannicchiato dietro la capanna. Stupore, incertezza sul tenerlo o allontanarlo, ma Meo nella notte di Natale non può essere scacciato. Resta accanto al bambinello con il bue e l’asino e rimarrà in casa per quindici anni. L’accoglienza è segno del Natale!

Alla fine nonno Giulio si rivolge ai nipoti che litigano perché ciascuno vuole attribuirsi il merito della costruzione del presepio. «Fare il presepio – scandisce il nonno – non è un gioco. È un modo per ricordare un avvenimento che è successo davvero, e che ha cambiato il mondo. Ma anche noi dobbiamo cambiare». «E diventare più buoni» aggiunge la nipotina Margherita, mentre il nonno, commosso, se la stringe fra le braccia.

Il libro si chiude con il riferimento al primo presepio, quello di san Francesco nell’eremo di Greccio del Natale 1223. L’autrice, Maria Vago, unisce in modo brillante il racconto dell’evento storico – religioso con episodi di vita quotidiana, in un’atmosfera gioiosa, arricchita dalle immagini molto significative di Silvia Oriana Colombo.

Maria Vago “Storie intorno al presepe” – SAN PAOLO – euro 18.00

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