Siccità in Lombardia, al via le irrigazioni di soccorso

E’ allerta siccità nelle campagne lombarde dove in diverse zone sono già partite le irrigazioni di soccorso per alcune coltivazioni, messe a rischio dalla scarsità di precipitazioni degli...

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E’ allerta siccità nelle campagne lombarde dove in diverse zone sono già partite le irrigazioni di soccorso per alcune coltivazioni, messe a rischio dalla scarsità di precipitazioni degli ultimi mesi. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in base a un monitoraggio sul territorio, nel sottolineare che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca a Pavia è sceso a -2,7 metri, basso come a metà agosto, mentre nei grandi laghi si registrano percentuali di riempimento che vanno dal 24% di quello di Como al 27% dell’Iseo fino al 54% del Maggiore.

Nel Mantovano l’assenza di precipitazioni sta costringendo gli agricoltori a ricorrere alle irrigazioni per meloni, angurie, ma anche per i pomodori già durante la fase di trapianto. In alcune zone il mais sta già richiedendo un apporto d’acqua straordinario, così come i prati stabili, l’orzo e il frumento tenero e duro. Nella Bergamasca, a causa delle elevate temperature e della mancanza di pioggia, il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca ha fatto partire la stagione irrigua il 15 aprile, con tre settimane di anticipo rispetto al consueto avvio di metà maggio. Nella zona della pianura gli agricoltori stanno irrigando i cereali autunno vernini, mentre in alcune zone della Valle Brembana i pascoli sono completamente secchi.

Nel Bresciano le irrigazioni di soccorso sono scattate su frumento, orzo, foraggio ma anche sul mais appena seminato. I consorzi di bonifica si stanno attivando per garantire l’acqua alle aziende agricole e consentire così il corretto svolgimento di tutte le operazioni. Situazione analoga anche in provincia di Cremona dove, a causa dell’assenza di piogge, orzo, frumento e loietto sono in stress idrico: la crescita si è bloccata, mentre in alcuni casi le piantine iniziano a seccare. In sofferenza anche il mais: la semina è avvenuta tra fine marzo e i primi giorni d’aprile, ma la mancanza di precipitazioni sta compromettendo la crescita e in alcuni casi la stessa nascita delle pianticelle. In alcuni casi, gli agricoltori hanno preferito posticipare le semine. Dove possibile si interviene con irrigazioni di soccorso, necessarie anche sui terreni dove è stato trapiantato il pomodoro.

“E’ necessario agire in un’ottica di prevenzione e non più solo di gestione dell’emergenza – commenta Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Lombardia – Occorre accumulare l’acqua nei periodi più piovosi e renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori e creando bacini per raccogliere l’acqua piovana. Inoltre sono necessari ingenti investimenti nelle bonifiche irrigue e sulla sicurezza idraulica del territorio lombardo”.

L’andamento anomalo delle precipitazioni – continua la Coldiretti – conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. La siccità – conclude la Coldiretti – è diventata l’evento avverso più rilevante per l’agricoltura con i fenomeni estremi che hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio.

Foto di Matthew Slowe da Pixabay

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