Seregno, attivo l’ufficio per Assistenti familiari anziani e disabili

SEREGNO – Un punto di incontro tra le famiglie di anziani e disabili alla ricerca di un’assistente familiare e persone che si mettono a disposizione per questo lavoro....

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SEREGNO – Un punto di incontro tra le famiglie di anziani e disabili alla ricerca di un’assistente familiare e persone che si mettono a disposizione per questo lavoro.

E’ il servizio attivo presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale di Seregno (tel. 3482535409 – e-mail inclusionesociale@seregno.info) e che ora ha anche un presidio di prossimità presso lo Spazio InConTatto di via Bottego 12 (centro servizi accessibile alla cittadinanza durante la settimana con una pluralità di attività e raggiungibile anche all’indirizzo e-mail incontatto@sociosfera.it ).

Il servizio è offerto ai cittadini dei dieci Comuni dell’Ambito, è totalmente gratuito e si avvale di una rete territoriale di collaborazioni che coinvolge gli Sportelli Lavoro, il Centro per l’Impiego, i sindacati, i patronati e diverse realtà del Terzo Settore.

Pur con le difficoltà operative di un progetto avviato in periodo di emergenza sanitaria, in poco più di un anno di attività sono stati raccolti ventiquattro curriculum e prese in carico le richieste di ventisette famiglie alla ricerca di un assistente familiare.

Il Servizio, tramite una apposita piattaforma regionale, gestisce il Registro per assistenti familiari a cui possono iscriversi tutti coloro che abbiano compiuto la maggiore età, che siano cittadini italiani o comunitari oppure stranieri regolarmente soggiornanti e che abbiano una adeguata e certificata formazione ovvero che abbiano svolto una documentata esperienza lavorativa in campo assistenziale.

A cura dello sportello, vengono poi incrociate le proposte di curriculum con le esigenze delle famiglie, al fine di trovare l’abbinamento più favorevole alle aspettative di entrambi.

Con la pandemia, le esigenze delle famiglie hanno spesso oscillato tra il timore di inserire nelle case di anziani e ammalati nuove persone e la necessità impellente di dover pensare ad una sistemazione domiciliare in un momento in cui le Residenze Sanitarie limitano l’ingresso di nuovi ospiti. In generale, però, il nodo critico è reperire personale per l’assistenza continuativa, mentre sembra esserci una maggiore disponibilità per l’assistenza diurna.

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