Polizia Provinciale: stop presidi fissi sulla Milano Meda

Con il weekend del primo maggio è terminata anche per gli agenti della polizia provinciale la cosiddetta Fase 1 che li ha visti impegnati nel monitoraggio degli spostamenti...

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Con il weekend del primo maggio è terminata anche per gli agenti della polizia provinciale la cosiddetta Fase 1 che li ha visti impegnati nel monitoraggio degli spostamenti con un presidio fisso all’ingresso della Milano – Meda per accertare il rispetto delle regole stabilite dai diversi Decreti ministeriali e supportati dalle ordinanze emesse da Regione Lombardia.

104 persone controllate, due sanzioni e una denuncia: si conclude con questo bilancio il week end di controlli e presidio della Milano Meda e del Parco delle Groane da parte degli agenti di polizia provinciale.

Su 104 persone controllate nel week end del 1° maggio solo 2 sono state sanzionate per violazione alle norme antispostamento ingiustificato con una ammenda da 400,00 euro.

E’ stato denunciato uno straniero privo di documenti e quindi non in regola con le norme sull’immigrazione che si aggirava all’interno del Parco delle Groane.

Dal 10 marzo al 3 maggio sono state controllate 1051 persone e denunciate 64 persone:19 ex art. 650 ai sensi del D.P.C.M 8/9 marzo;17 ex art. 495 e 496 in merito a false dichiarazioni su identità; 28 per altri reati.

“Ringrazio tutti gli agenti e il Comandante Flavio Zanardo per il lavoro svolto in questa prima fase che ha contribuito ad avere un controllo del territorio rispetto alle norme sul contenimento del virus. – commenta il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio – Adesso anche in tema di vigilanza e sicurezza dobbiamo entrare nella fase 2 continuando a dare supporto a tutte le altre forze dell’ordine con una rimodulazione dei servizi. Si passerà, infatti, da una diminuzione dei servizi di controllo con posti fissi ad un aumento del cosiddetto controllo dinamico per prevenire situazioni di assembramenti, anche sui mezzi pubblici, ed interventi nei luoghi di lavoro per la verifica del rispetto dei protocolli d’intesa sulla sicurezza sul lavoro. Una attività che già rientra nelle competenze degli agenti e che ora deve essere svolta con ancora più vigore in relazione ai protocolli anticovid.”

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