Piu acqua pubblica per tutti con Brianzacque

Promuovere buone pratiche per incentivare l’uso di acqua pubblica e difendere l’ambiente dai rifiuti di plastica. E’ con questi obiettivi che BrianzAcque ha lanciato la campagna “Più acqua...

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Promuovere buone pratiche per incentivare l’uso di acqua pubblica e difendere l’ambiente dai rifiuti di plastica. E’ con questi obiettivi che BrianzAcque ha lanciato la campagna “Più acqua per tutti” che prevede l’installazione gratuita di erogatori di H2O alla spina in scuole, biblioteche, impianti sportivi, edifici della Pubblica Amministrazione.

Il progetto, in corso nel territorio dei 56 comuni serviti dal gestore dell’idrico brianzolo già da  un anno e mezzo,  è stato ufficialmente presentato nelle sue linee guida al  Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Monza, la cui sala mensa è stata recentemente dotata di un comodo e utile dispenser self service di acqua a km zero. 

Sono già 45 gli erogatori in funzione in vari punti del territorio servito da BrianzAcque: plessi scolastici e biblioteche in modo da incentivare bambini e ragazzi ad abbandonare bottigliette e boccioni in plastica monouso in favore di brocche e borracce.  E poi, sedi istituzionali di provincia, comuni, consorzi pubblici, case cantoniere, caserme dei vigili del fuoco,  ma anche impianti sportivi che, come le scuole e le biblioteche,  rappresentano luoghi privilegiati per la formazione e la trasmissione di valori improntati alla sostenibilità. Dall’aprile dello scorso anno, BrianzAcque ha così dato vita ad un sistema capillare di distributori di acqua molto apprezzato e richiesto con  una domanda sempre più crescente, alimentata da una maggiore coscienza ecologista e da una tendenza ad un vivere sempre più plastic free.

Nella stragrande maggioranza dei casi,  la fornitura e l’installazione dell’erogatore si completa con la distribuzione di borracce e/o  bottiglie in vetro come nelle mense delle scuole, nelle sale giunta e in quelle dei consigli comunali. Il servizio è gratuito, perché gli enti che dispongono dell’apparecchiatura pagano esclusivamente il costo dell’acqua potabile con la bolletta Un metro cubo di risorsa idrica di BrianzAcque costa 1,29 euro, quindi 1,29 euro per mille litri d’acqua “pregiata”.

Come quella fornita dalla casette dell’acqua, la risorsa idrica che esce dai dispenser è la stessa del rubinetto di casa, ulteriormente affinata attraverso un filtro meccanico che ne trattiene  eventuali impurezze grossolane, un filtro a carboni attivi per eliminarne possibili odori e/o  sapori sgradevoli e una lampada a raggi UV per una sanificazione finale prima della distribuzione. Di norma, l’acqua può essere prelevata nelle versioni liscia e gasata, a temperatura ambiente e/o refrigerata ad eccezione di quella distribuita nelle scuole disponibile solo al “naturale”. 

L’Italia è il primo consumatore di acqua imbottigliata d’Europa e il secondo al mondo dopo il Messico. Ogni italiano ne beve 208 litri all’anno. L’UE ha emanato una nuova direttiva per abbattere l’utilizzo dell’acqua in bottiglia: ogni giorno in Italia ne vengono utilizzate 30 milioni di plastica e sette di vetro per un totale di 13,5 miliardi di bottiglie che diventano rifiuti da gestire. Brianzacque da sempre crede ed è impegnata con più iniziative e su più fronti per incentivare l’uso dell’acqua di rete, un’acqua buona, sicura, economica, ecologica.  Un dato su tutti: in cinque anni, le sessanta case dell’acqua sparse nei vari comuni dell’ambito territoriale di competenza, hanno consentito di tagliare la produzione di 18 milioni di bottiglie da un litro e mezzo con un risparmio per i brianzoli pari a 900 mila euro l’anno.      

L’acqua che esce dal rubinetto richiede un processo industriale complesso che inizia con la captazione dalle falde, continua con la potabilizzazione, la distribuzione, la fognatura e la depurazione al termine della quale viene restituita pulita in natura secondo un esempio virtuoso di economia circolare. A garantire la qualità dell’oro blu della Brianza ci pensano i tecnici dei laboratori accreditati di BrianzAcque che effettuano analisi sistematiche e stringenti avvalendosi di apparecchiature tecnologicamente avanzate.  Nel 2018 sono stati prelevati e analizzati 12.323 campioni.  In nome del principio di trasparenza i parametri dell’acqua di ogni singolo comune sono pubblicati sul sito www.brianzacque.it. Il giudizio di idoneità dell’acqua destinata al consumo spetta all’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di riferimento, che svolge analisi di controllo periodiche.

BrianzAcque è l’azienda pubblica che gestisce industrialmente il servizio idrico integrato nella Provincia di Monza e Brianza. Grazie ad un percorso di fusioni e acquisizioni particolarmente sfidante, oggi, figura nel panel del primi 15 operatori italiani del settore. Partecipata e controllata da 56 comuni soci secondo il modello in house providing, si occupa dell’intera filiera dell’H2O: acquedotto, fognatura, depurazione.

Ogni anno, porta nelle case e nelle aziende del territorio oltre 80 milioni di metri cubi di acqua, colletta quelle di scarico e le restituisce pulite all’ecosistema dopo un severo processo di depurazione. Si prende cura del mantenimento, del miglioramento e dell’innovazione delle reti, degli impianti e delle infrastrutture senza praticare aumenti in bolletta, che resta tra le più basse d’ Italia e d’ Europa. Moderna ed efficiente, socialmente responsabile, opera nel pieno rispetto dell’ambiente e per la tutela del territorio.

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