Per la Chiesa Parrocchiale di Ornago un progetto di riqualificazione

ORNAGO – Il progetto è imponente. E, per realizzarlo, fa appello al buon cuore e al generoso contributo dei fedeli ai quali anche appartiene. La chiesa parrocchiale di...

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ORNAGO – Il progetto è imponente. E, per realizzarlo, fa appello al buon cuore e al generoso contributo dei fedeli ai quali anche appartiene. La chiesa parrocchiale di Ornago ha messo in pista il progetto di riqualificare il suo impianto pittorico.

L’operazione avverrà in due fasi. La prima sarà dedicata alla raccolta dei fondi e si estenderà, spiega la parrocchia, fino a febbraio 2023. La seconda consisterà invece nei lavori veri e propri che potrebbero già prendere avvio nella seconda parte dell’anno venturo.

Sul primo aspetto la parrocchia osserva: “questa fase ci permetterà di iniziare con i lavori che potranno incominciare solo dopo il reperimento di un’adeguata copertura finanziaria, la parrocchia, al presente, non dispone di risorse finanziarie, il nostro è un grande sogno proprio perché, attualmente, ciò che la parrocchia raccoglie serve solo a coprire la gestione ordinaria”.

Insomma, il progetto è bello ma, naturalmente, non può muoversi di un millimetro senza un sostegno economico che lo possa reggere. Ma, all’aspetto economico, se ne aggiunge poi uno procedural- burocratico: “il nostro progetto – prosegue la parrocchia – dovrà essere approvato sia dalla Curia arcivescovile, che valuterà la copertura finanziaria, sia dalla Sopritendenza ai beni culturali per quanto concerne le modalità di intervento”.

Ma cosa prevede il progetto nei dettagli? “Quando si entra in chiesa- aggiunge la parrocchia – si resta colpiti dalla festa di colori e di armonia dell’impianto pittorico ma subito dopo se ne nota, purtroppo, il degrado, il ciclo decorativo pittorico della nostra chiesa è di metà dell’ottocento, i due grandi affreschi dell’altare raffigurano altrettante vicende di Sant’Agata, a sinistra la santa è confortata in prigione dalla visione di San Pietro e a destra è condotta e interrogata dal pretore romano. Il tondo centrale della volta raffigura la gloria di Sant’ Agata che riceve la corona del martirio”. Vi sono poi gli affreschi eseguiti nel 1949 dai fratelli Marigliani che rappresentano l’agonia del Getsemani e altri temi. Ricchezze che sono vanto della Chiesa ornaghese e che, proprio per questo, esigono di essere rivitalizzate.

“Un’analisi attenta dello stato di conservazione degli affreschi – spiega ancora la parrocchia- evidenzia la necessità di un restauro completo, comprendente una pulitura generalizzata, l’asportazione dei sali, la rimozione di ritocchi e rifacimenti inidonei, il consolidamento dell’intonaco, la stuccatura delle fessure, la rimozione dell’intonaco degradato e il rifacimento con intonaco macrocorposo, il fissaggio del colore instabile, l’intonazione pittorica delle lacune nei dipinti e la riproposizione di porzioni di decorazioni seriali mancanti”.

Un lavoro imponente per il quale la parrocchia propone ai fedeli l’adozione economica (e affettiva) di una parte della Chiesa oggetto dei lavori di restauro. (articolo di Cristiano Comelli) 

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