Monza, la Finanza ha celebrato i suoi 246 anni

La Guardia di Finanza di Monza ha celebrato in data 23 giugno 2020, il 246° Anniversario della sua fondazione nel corso di una breve cerimonia svolta nella caserma...

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La Guardia di Finanza di Monza ha celebrato in data 23 giugno 2020, il 246° Anniversario della sua fondazione nel corso di una breve cerimonia svolta nella caserma di via Manzoni, sede del locale Comando Provinciale, in stretta osservanza delle misure di contenimento previste per l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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Alla manifestazione ha partecipato Patrizia Palmisani, Prefetto di Monza e Brianza, nonché una minima rappresentanza di militari del Comando Provinciale, del Gruppo e della Compagnia alla sede oltreché dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.

Al termine della cerimonia il Comandante Provinciale, Colonnello Aldo Noceti, ha rivolto espressioni di ringraziamenti all’Autorità presente, evidenziando il peculiare ruolo che oggi riveste la Guardia di Finanza nel panorama istituzionale, rimarcando in particolare la professionalità, la tenacia, l’equilibrio e lo spirito di sacrificio dimostrati da tutto il personale alle dipendenze nell’assolvimento dei propri doveri durante l’emergenza sanitaria da Covid19.

Nel corso dell’anno 2019 i Reparti della Guardia di Finanza di Monza, Seregno e Seveso hanno eseguito 4.696 interventi ispettivi e 240 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
Cifre, queste, che testimoniano l’intensificazione delle attività del Corpo contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.

Evasione fiscale e frodi carosello sono stati alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si è concentrata l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di interventi ispettivi e di indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare 102 reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare altrettanti soggetti.

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è risultato di 547.018 euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 7.347.881 euro.

Sono stati 4 i casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale, manipolazioni dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero.

Non meno significativo è stato l’impegno del Corpo a livello provinciale nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 41 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 5.626.749 euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 34 datori di lavoro per aver impiegato 493 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 20 gli interventi svolti nel settore delle accise, mediante l’esecuzione di mirate attività ispettive e di indagini di polizia giudiziaria nei confronti degli operatori addetti allo specifico comparto nonché dei soggetti beneficiari delle agevolazioni o esenzioni previste dalla normativa di settore.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 16 controlli riscontrando 8 violazioni, che hanno consentito di irrogare sanzioni per complessivi 11.000 euro.

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