Lentate: avanti con la riqualificazione dell’oratorio del Mocchirolo

LENTATE SUL SEVESO – Il suo valore storico è prestigioso, il suo futuro sul piano culturale e sociale si candida a esserlo altrettanto.  L’amministrazione comunale di Lentate sul Seveso...

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LENTATE SUL SEVESO – Il suo valore storico è prestigioso, il suo futuro sul piano culturale e sociale si candida a esserlo altrettanto.  L’amministrazione comunale di Lentate sul Seveso ha deciso di spingere con decisione l’acceleratore sulla riqualificazione dell’oratorio Porro che fu ricostruito a fine quattordicesimo secolo all’interno dell’edificato del cosiddetto piccolo Mocchirolo.

Un edificio in cui scintillavano gli affreschi di Pecino da Nova che ora fanno bella mostra di sè in gran parte alla pinacoteca di Brera di Milano. “La connessione chiara con gli altri monumenti del territorio di Lentate- si legge nella relazione dell’amministrazione – rende evidente la necessità di recuperare definitivamente il prezioso bene sotto ogni prospettiva e per questo si è predisposto un programma di valorizzazione in parte già realizzato”.

Un primo, significativo passo è racchiuso nella volontà di istituire il cosiddetto Museo diffuso del territorio. “Questa iniziativa- si legge sempre nella relazione – è volta a valorizzare , sia mediante percorsi virtuali che mediante percorsi territoriali, i numerosi beni che sono presenti entro i confini comunali.

L’epicentro del Museo è ovviamente costituito dall’oratorio di Santo Stefano protomartire, edificio che presenta numerose analogie con l’oratorio trecentesco di Mocchirolo. Queste due chiese sono in stretta connessione con una terza chiesa proprietà della comunità pastorale e che presenta pitture degli inizi del Quattrocento”.

L’oratorio Porro di Mocchirolo lega a doppio filo la propria storia anche alle prime attività industriali medievali che scorrevano tra fornaci e mulini. “Nell’ottica di migliorare la fruibilità dell’oratorio di Mocchirolo – prosegue la relazione delineando gli interventi previsti a breve termine – sono state individuate ulteriori somme di denaro e permetteranno lo studio per la sostituzione delle copie degli affreschi e l’adeguamento tecnologico e, successivamente, l’affidamento delle opere e l’acquisto di audioguide che serviranno sia per le visita a Mocchirolo sia per Santo Stefano Protomartire, tutto per un nuovo impegno complessivo di cinquemila Euro”.

Più in là nel tempo ma comunque in un futuro non lontano c’è appunto l’istituzione del Museo diffuso del territorio. Per gestire il progetto l’amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di trovare un’intesa, attraverso una convenzione, con la neonata associazione di Mocchirolo. Il progetto prevede però anche una collaborazione con Associazione Nazionale alpini, Carabinieri in congedo e sezioni locali della Protezione Civile.

Prioritario sarà anche, per il comune, il rapporto con il mondo delle scuole “per ampliare l’offerta formativa e didattica che oggi è imperniata solo sull’oratorio di Santo Stefano”.

Le iniziative che l’amministrazione si propone di mettere in campo sono laboratori e giovani guide anche in inglese. Altro aspetto non irrilevante è anche la saldatura con la componente ambientale del territorio con “nuovi percorsi di mobilità dolce per il recupero ambientale e la riqualificazione e fruibilità del paesaggio”.

Nel complesso, l’amministrazione vuole attraverso quest’imponente opera di riqualificazione e valorizzazione, come sempre si evince dalla relazione, utilizzare l’oratorio come luogo di eventi culturali, organizzare visite guidate, promuovere attività didattiche con gli alunni delle scuole, promuovere attraverso il giornalino comunale e altri mezzi di comunicazione i percorsi paesaggistici e culturali, allestire spazi multimediali e aprire alla celebrazione di funzioni cattoliche d’intesa con la parrocchia. (articolo di Cristiano Comelli)

Foto: wikicommons

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