La corsa di Salvini riparte da Pontida

di Paolo Fante – Migliaia di persone affollano il prato di Pontida fin dalle prime ore del mattino. Per Salvini questo è il giorno in cui riannodare tutti...

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di Paolo Fante – Migliaia di persone affollano il prato di Pontida fin dalle prime ore del mattino. Per Salvini questo è il giorno in cui riannodare tutti i fili con il popolo della Lega, anche con coloro non hanno ancora compreso la scelta di aver fatto cadere il governo. Da Pontida ricomincia dunque la corsa verso l’obiettivo che è stato inserito anche nel nome del partito: “Lega Salvini Premier”.

Un obiettivo fallito per pochi voti nella primavera del 2018, quando Salvini leader del centrodestra per volontà popolare non riuscì ad arrivare a Palazzo Chigi in quanto la coalizione non ottenne la maggioranza dei parlamentari.

Matteo Salvini ripercorre dal palco di Pontida i punti essenziali del programma leghista: la lotta contro l’immigrazione clandestina, la diminuzione del carico fiscale attraverso l’introduzione della flat tax, la difesa delle radici cristiane. Il leader del Carroccio cita Giovanni Paolo II: “L’Europa o è cristiana o non è Europa” per poi concludere dicendo che ormai l’Europa di oggi somiglia invece a un supermercato.

Difende il proprio operato da Ministro degli Interni, annunciando alla stampa che “se smonteranno il Decreto Sicurezza, sarà un’occasione di referendum e di fare esprimere il popolo”.

Il segretario leghista chiude il proprio comizio con la difesa della famiglia, abbracciando sul palco Greta, una bimba di Bibbiano, e la sua mamma: “Mai più bambini rubati alle loro famiglie, mai più bimbi rubati alle mamme e ai papa, mai più bimbi come merce”.

Leghisti di Monza e Brianza a Pontida

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