Controlli dei carabinieri nelle stazioni della Brianza

Il sistematico piano di controlli messo in atto dall’Arma dei Carabinieri nelle stazioni ferroviarie della Brianza ha permesso ai militari di intervenire in maniera concreta contro il crimine dello...

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Il sistematico piano di controlli messo in atto dall’Arma dei Carabinieri nelle stazioni ferroviarie della Brianza ha permesso ai militari di intervenire in maniera concreta contro il crimine dello spaccio di stupefacenti.

Alla stazione di Arcore, zona nota per essere frequentata da gruppi di giovanissimi che pongono abitualmente in essere comportamenti antisociali, i carabinieri di Monza, sono intervenuti nei confronti di 4 minorenni sospetti, notati mentre erano intenti a prelevare degli involucri dal sottosella di un vecchio scooter.

A nulla è valso il tentativo immediato di fuga alla vista dei Carabinieri, per far perdere le proprie tracce. Mentre tre sono entrati in un locale etnico della zona, il quarto fuggiva in direzione opposta.

Giunti all’interno di quell’esercizio commerciale, i Carabinieri bloccavano i tre minori sull’uscio del bagno, recuperando gli involucri visti prima che i ragazzi avevano provato ad occultare fuori dalla finestra e risultati essere tre panetti di hashish di 100 grammi l’uno.

Il quarto complice, invece, veniva prontamente fermato dall’altro equipaggio della Stazione Carabinieri di Arcore, con cui la Radiomobile si era coordinata nel frattempo.

Le successive perquisizioni domiciliari, permettevano di rinvenire nelle abitazioni di tre di loro altro stupefacente per poco meno di un altro etto di hashish, mentre il quarto aveva sulla persona un bilancino di precisione e un teaser, dispositivo il cui porto è vietato.

Al termine delle formalità di rito, i quattro giovani (due di 16 e due di 17 anni), tutti residenti nella zona (Arcore, Usmate Velate, Vimercate), sono stati dichiarati in stato d’arresto dai Carabinieri di Monza per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, venendo condotti presso il C.P.A. di Torino, come disposto dalla Procura dei Minori di Milano.

La droga, sequestrato in attesa delle rituali analisi di laboratorio, sarebbe stato destinato alla cessione a terzi, come ammesso da uno degli indagati in sede di interrogatorio di garanzia e sul mercato avrebbe fruttato all’incirca 4.000 euro.

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