Confagricoltura Lombardia in missione a Bruxelles

La Bibliothèque Solvay di Bruxelles, nel cuore dell’Unione Europea, a pochi passi dal Parlamento Ue, ha ospitato l’assemblea nazionale di Confagricoltura, guidata dal presidente Massimiliamo Giansanti. All’appuntamento hanno...

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La Bibliothèque Solvay di Bruxelles, nel cuore dell’Unione Europea, a pochi passi dal Parlamento Ue, ha ospitato l’assemblea nazionale di Confagricoltura, guidata dal presidente Massimiliamo Giansanti.

All’appuntamento hanno partecipato Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole e del Turismo, e Phil Hogan, commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea.

Numerose le tematiche al centro del dibattito, focalizzato soprattutto sulla prevista riduzione di risorse destinate all’agricoltura nell’ambito della Politica agricola comune (Pac).

«È stato molto importante svolgere la nostra assemblea nazionale qui a Bruxelles – ha detto Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia al termine dei lavori – perché è qui che vengono prese le decisioni più importanti per il settore agricolo: anche da un punto di vista simbolico quindi ci siamo incontrati nella capitale dell’Unione per far sentire la nostra voce e per ascoltare i rappresentanti delle istituzioni, in un momento molto delicato per il futuro del settore».

Secondo Boselli, in un contesto di paventata riduzione delle risorse a disposizione dell’agricoltura, diventa cruciale il tema della competitività delle aziende.

«La Pac deve continuare ad aiutare le aziende sane che effettivamente producono reddito e lavoro – ha affermato Boselli -, valorizzando l’economia reale e con essa il settore primario».

E proprio per promuovere le nostre produzioni di eccellenza, sono fondamentali gli accordi commerciali tra l’Unione europea e gli altri Stati che prevedano anche il riconoscimento delle Dop.

«Non è più presente la forza del Wto – ha detto ancora il presidente di Confagricoltura Lombardia – e quindi gli accordi bilaterali restano gli unici strumenti di tutela, tenendo conto peraltro che il made in Italy non è rappresentato solo dalle Dop. Un paese esportatore come l’Italia – ha aggiunto – non può temere intese che favoriscono le vendite all’estero».

Nel corso dell’assemblea, infine, il ministro Centinaio ha confermato l’intenzione di introdurre nuovamente i voucher nel settore agricolo.

«Siamo assolutamente favorevoli – ha concluso Boselli – perché i voucher garantiscono i diritti dei lavoratori permettendo nello stesso tempo quella flessibilità necessaria per i lavori stagionali, come quelli che caratterizzano i settori dell’agricoltura e dell’agriturismo».

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