Comune di Monza: adottati i protocolli della ATS

MONZA – «La situazione negli uffici comunali è sotto controllo. Abbiamo attuato tutti i protocolli necessari dettati da ATS per evitare e, nel caso, contenere un’eventuale diffusione del...

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MONZA – «La situazione negli uffici comunali è sotto controllo. Abbiamo attuato tutti i protocolli necessari dettati da ATS per evitare e, nel caso, contenere un’eventuale diffusione del Covid-19 in Comune». Così risponde il Sindaco Dario Allevi alla lettera dell’USB, il Sindacato di Base, in merito alle preoccupazioni sulle condizioni di lavoro dei dipendenti della sede dei Servizi Sociali di via Guarenti e dell’Ufficio Anziani di San Rocco.

«Scrivere che c’è una situazione di emergenza in alcuni uffici comunali – prosegue il Sindaco – è da irresponsabili. Significa solo creare allarmismo tra i dipendenti e tra i cittadini in una situazione già estremamente difficile. In un momento così delicato per il nostro Paese bisogna fare molta attenzione ai messaggi che si lanciano. Così come credo sia stato fuori luogo anticipare ai giornali i contenuti della lettera. L’allarmismo genera panico e con il panico non si combatte il coronavirus».

«Abbiamo messo in atto i protocolli previsti da ATS». Poi Dario Allevi entra nel merito del contenuto della lettera: «Confermo che tra i dipendenti della sede di via D’Annunzio c’è stato un caso di positività al Covid-19. In via Guarenti, invece, al momento no. È risultato contagiato dal coronavirus un parente di un dipendente. Anche in questo caso, come per la sede di San Rocco, abbiamo messo in atto i protocolli di sicurezza previsti da ATS e dotato i dipendenti degli strumenti di protezione. Di fronte a un caso di positività da Covid-19 è l’Agenzia di Tutela della Salute che interviene e coordina le procedure per isolare la persona positiva, tutelare chi è stato a contatto con lui e, se necessario, procedere a sanificare i luoghi di lavoro».

Subito dopo la notizia della positività del dipendente, l’Amministrazione Comunale ha informato il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione che, a seguito di un sopralluogo, ha verificato che nella sede di via Guarenti tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori erano rispettate. Due dipendenti entrati in contatto con la persona positiva sono stati messi in quarantena (e, al momento, non presentano sintomi che possano essere collegati al Covid-19), mentre il medico del lavoro ha certificato che non ci fosse nessun pericolo per la presenza in sede degli altri dipendenti. Inoltre, per maggiore tranquillità di tutti i lavoratori, anche in assenza di una specifica disposizione delle autorità sanitarie, questa settimana i locali di via Guarenti saranno sanificati. Così come, nei prossimi giorni, toccherà a quelli di via D’Annunzio, al Comando della Polizia Locale di via Marsala, al Palazzo Comunale e agli altri uffici dove tuttora sono al lavoro i dipendenti.

In questo momento, comunque, la sede di San Rocco è chiusa. I dipendenti del Servizio Disabili, un servizio essenziale, sono stati trasferiti presso l’Ufficio Alloggi in piazza Trento e Trieste. Il personale dell’Ufficio Anziani, invece, è stato trasferito in via Guarenti dove, insieme ai volontari, risponde ogni giorno alle chiamate che arrivano ai due numeri di emergenza attivati: il 334/6311270 per gli anziani e il 339/8738417 per le persone in quarantena. Durante la sanificazione di via Guarenti il personale si sposterà in piazza Carducci.

«Oggi in Comune – spiega Dario Allevi – sono presenti solo i dipendenti che lavorano in uffici strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza. Da quando è scoppiata, in pochissime ore, siamo riusciti a mettere in smartworking oltre 300 persone. Il sindacato prima di scrivere lettere con la pretesa di dire all’Amministrazione Comunale cosa fare dovrebbe informarsi. A meno che il suo obiettivo non fosse solo quello di finire sui giornali. Noi alle polemiche preferiamo i fatti. Mi dispiace che anche una parte delle opposizioni abbia seguito la stessa strada. Questo è il momento di agire e remare tutti dalla stessa parte, ma purtroppo osservo con amarezza che non è così per tutti».

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