Monza, al Liceo Zucchi l’incontro con il Consiglio Regionale

Il Liceo Zucchi di Monza ha ospitato ieri mattina la quinta tappa dell’iniziativa “I giovani incontrano le istituzioni”, un viaggio itinerante promosso dal Consiglio regionale che coinvolge tutti i capoluoghi lombardi, incentrato...

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Il Liceo Zucchi di Monza ha ospitato ieri mattina la quinta tappa dell’iniziativa “I giovani incontrano le istituzioni”, un viaggio itinerante promosso dal Consiglio regionale che coinvolge tutti i capoluoghi lombardi, incentrato sui giovani, sugli studenti e sulle loro aspettative professionali e di vita.

La famiglia è il punto di riferimento dei giovani brianzoli – ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi. È la famiglia che permette di consolidare il senso di appartenenza e di comunità dopo due anni di pandemia e di fronte a una guerra che sta sconvolgendo l’Europa. L’incontro ha dimostrato che i ragazzi sono informati e attenti sui temi della partecipazione, delle disuguaglianze economiche, del diritto allo studio, della parità di genere e dell’ambiente. Sono idealisti, ma anche pragmatici da buoni brianzoli. Perché sono pronti a sporcarsi le mani in prima persona per costruire una società migliore. Le Istituzioni, oggi più che mai, devono avere la capacità di ascoltare i giovani per aiutarli a decidere cosa vogliono essere, non solo cosa vogliono fare. Il coraggio che dimostrano nel raggiungere i propri obiettivi con l’impegno e il lavoro mi fa guardare al futuro con speranza”. 

Ad affiancare il Presidente Alessandro Fermi c’era il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti. Presenti anche numerosi consiglieri regionali del territorio, l’assessore comunale Maffè e alcuni consiglieri comunali, fra cui il capogruppo della Lega a Monza, Cesare Gariboldi. 

“I suggerimenti e i contributi che abbiamo raccolto oggi ci saranno di grande aiuto per la legge dedicata ai giovani che approderà in Consiglio regionale a fine marzo, ha detto Carlo BorghettiL’obiettivo è approvare una legge per i giovani, ma anche e soprattutto con i giovani”.

Nell’occasione è stata coinvolta una significativa rappresentanza di studenti delle classi delle scuole secondarie di secondo grado, selezionati con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ai lavori di oggi hanno preso parte quasi 900 studenti delle classi quinte, di cui un centinaio in presenza e gli altri appartenenti a diversi Istituti superiori del territorio collegati da remoto.

I ragazzi hanno interagito anche virtualmente sui social media attraverso la formula del “sondaggio live”, in collaborazione con ANCI e Ufficio scolastico, che ha consentito di dialogare in diretta, alimentando ulteriormente il dibattito in sala. Per il 79% dei giovani lombardi la famiglia è la cosa più importante della vita, seguita dagli amici (59%) e dal denaro (39%). Solo il 4% ha indicato la politica tra le proprie priorità.

Nel lavoro per l’80% dei giovani è importante lo stipendio, per il 58% la carriera e per il 55% la stabilità: solo per il 9% la vicinanza a casa. Il 32% dei partecipanti alla mattinata svolge attività di volontariato in grande prevalenza per associazioni e in ambito culturale. Il 65% di chi non è impegnato come volontario non lo fa per mancanza di tempo. L’88% ritiene che la politica possa influenzare la vita (abbastanza + molto). Secondo i giovani brianzoli tra le azioni politiche che condizionano la loro vita, la principale è il voto a un referendum (68%), seguita dal voto a un partito politico (53%). Infine, per il 54% la politica deve occuparsi principalmente di economia, per il 50% di sanità, per il 43% di ambiente e per il 34% di diritti civili.

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