Vimercate, medico in pensione attivo al call center

E’ stato riattivato all’Ospedale di Vimercate il call center (lo 039/6654086) a disposizione dei familiari dei pazienti covid positivi ricoverati, così come avvenuto nella primavera scorsa. L’operatore raccoglierà...

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E’ stato riattivato all’Ospedale di Vimercate il call center (lo 039/6654086) a disposizione dei familiari dei pazienti covid positivi ricoverati, così come avvenuto nella primavera scorsa. L’operatore raccoglierà le richieste e le inoltrerà all’equipe che segue il proprio caro. Le famiglie verranno ricontattate il più presto possibile.

Va da sé, l’invito alla massima responsabilità, limitando il più possibile le chiamate a quelle davvero necessarie, per non intasare la linea telefonica e consentire a tutti di fruire del servizio.

Di più: è utile e necessario fornire agli operatori del Pronto Soccorso, al momento dell’accettazione e del triage, un recapito telefonico, che sarà utilizzato come strumento ordinario di comunicazione tra lo staff medico-infermieristico e le famiglie, utile a dare informazioni sullo stato di salute del parente ricoverato.

Riattivato anche il servizio di videochiamata fra familiari e pazienti.
Già da qualche settimana, in verità, operatori medici in Pronto Soccorso comunicavano quotidianamente con i familiari dei pazienti covid+ in attesa di ricovero al pronto soccorso.

In prima fila nel servizio del particolare “call center” per i parenti dei malati contagiati dal nuovo coronavirus c’è Domenico Restifo, medico ematologo per diversi anni impegnato all’Ospedale di Vimercate e andato in pensione nello scorso dicembre e tornato in via Santi Cosma e Damiano come volontario, già nello scorso marzo con una analoga funzione. Una funzione fondamentale allora, come oggi.

Restifo, sulla scorta della sua esperienza nella primavera scorsa, ha partecipato con un proprio contributo al volume collettivo intitolato “Emozioni Virali. Le voci di medici dalla pandemia”, (Il Pensiero Scientifico Editore), uscito nello scorso luglio.
Storie e racconti di medici, ma soprattutto di uomini e donne: “storie autentiche – di fatica, disperazione, coraggio, forza” si scrive nella quarta di copertina del libro, arricchito da una postfazione del medico-scrittore Andrea Vitali.
I proventi delle vendite vanno ai familiari dei medici morti a causa della infezione da covid.

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